Si vendica contro l'agente di polizia stradale per il sequestro dell'auto avvenuto due anni prima: sussiste l'aggravante?
08 Luglio 2022
In seguito al sequestro dell'auto, avvenuto ben 2 anni prima, perché priva di copertura assicurativa, D.F., ritrovando in un bar l'agente di polizia stradale (in quel momento in abiti borghesi) che aveva effettuato il suddetto controllo, si vendicava causandogli un trauma cranico e varie lesioni.
Il Collegio ricorda che a norma dell'art. 576, comma 1, n. 5-bis c.p., «l'aggravante è configurabile non solo quando il fatto venga commesso nei confronti di un ufficiale o agente di polizia giudiziaria o di un ufficiale o agente di pubblica sicurezza nel momento in cui sta esplicando le proprie funzioni o il proprio servizio, ma anche quando il fatto sia stato commesso a causa dell'adempimento delle funzioni o del servizio ossia trovi la sua ragion d'essere proprio per il compimento di tale atto». Il legislatore avrebbe così voluto tutelare maggiormente tali soggetti proprio per lo specifico ruolo svolto «non solo quando il fatto sia stato commesso contro uno di loro mentre compivano un atto della propria funzione o del proprio ufficio, ma anche quando sia posto in essere a causa di tale atto sicchè tale aggravante è configurabile anche quando il fatto venga compiuto nei confronti di uno di tali soggetti mentre sono nella veste di privati cittadini per vendicarsi di un atto d'ufficio da costoro compiuto».
Nel caso di specie, il giudice della convalida ha, quindi, errato nel non ritenere la citata aggravante in relazione al fatto descritto.
*Fonte: DirittoeGiustizia |