Contrattazione collettiva, adesione implicita e prova

Pur in difetto della iscrizione alle associazioni sindacali stipulanti, quando possono ritenersi sussistenti elementi tali da indurre a ritenere ugualmente vincolante per il datore la contrattazione collettiva?

I contratti collettivi non hanno efficacia erga omnes, essendo atti negoziali privatistici applicabili esclusivamente ai rapporti individuali intercorrenti tra soggetti iscritti alle associazioni stipulanti, ovvero che abbiano espressamente aderito ai patti collettivi.

L'adesione può avvenire anche implicitamente mediante comportamenti espressivi della medesima volontà come, ad esempio, una costante e prolungata applicazione, senza contestazione, delle clausole di un determinato CCNL.

L'individuazione della contrattazione collettiva che regola il rapporto di lavoro deve essere condotta, dunque, attraverso l'indagine della volontà delle parti, anche ove questa non sia stata espressa in via diretta.

Non può ritenersi sufficiente a concretizzare un'adesione implicita, idonea a rendere applicabile il contratto collettivo nell'intero suo contenuto, il semplice richiamo alle tabelle salariali del contratto stesso, né la circostanza che il datore, non iscritto ad alcuna delle associazioni sindacali stipulanti il contratto collettivo, avesse proceduto all'applicazione di alcune clausole di tale contratto, contestandone invece esplicitamente altre.

La prova dell'adesione implicita dovrà incentrarsi, quindi, su elementi fattuali dimostrativi della volontà datoriale di aderire ad uno specifico CCNL, non potendosi tenere in conto comportamenti datoriali equivoci, quali l'applicazione de facto di clausole non riconducibili ad un preciso contratto collettivo.