Condotte distrattive dell'amministratore: il rimedio è l'azione di responsabilità, non quella di arricchimento

La Redazione
29 Settembre 2022

L'azione di arricchimento senza causa ha natura sussidiaria e residuale, e non può essere esperita ove sia possibile ricorrere ad azioni tipiche.

L'azione generale di arricchimento ex art. 2041 c.c., il cui requisito essenziale è costituito dall'arricchimento di un soggetto e dalla diminuzione patrimoniale di un altro collegati da un nesso di causalità, per la sua natura complementare e sussidiaria può essere proposta solo se manca un'azione tipica (nel caso di specie, il Tribunale ha rigettato la domanda proposta da una s.p.a. nei confronti dell'amministratore, per condotte distrattive, non potendo dubitarsi dell'esistenza di uno specifico rimedio risarcitorio in grado di tutelare il diritto di credito, rappresentato dall'azione di cui agli artt. 2392, 2393, e 2393-bis c.c..: tale istituto, infatti, mira a risarcire la società dai danni derivanti dalle condotte tenute dagli amministratori in violazione dei doveri imposti dalla legge e dallo statuto societario).

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