Istituito il Comitato per monitorare l’efficienza della giustizia civile

Redazione scientifica
14 Ottobre 2022

Istituito, presso il Gabinetto del Ministero della giustizia, il Comitato tecnico-scientifico per il monitoraggio sull'efficienza della giustizia civile, sulla ragionevole durata del procedimento e sulla statistica giudiziaria.

Il Comitato rappresenta l'organismo di consulenza e di supporto nella valutazione periodica del raggiungimento degli obiettivi di accelerazione e semplificazione del procedimento civile nel rispetto dei canoni del giusto processo, al fine di garantire un alleggerimento del carico giudiziario.

L'attività di consulenza del Comitato viene svolta nell'ottica di smaltimento del contenzioso e del riallineamento dei tempi processuali, anche mediante l'analisi dei quadri informativi opportunamente definiti dalla direzione generale di statistica e analisi organizzativa del Ministero della giustizia, dall'istituto italiano di statistica e da soggetti appartenenti al Sistan, al fine di dar conto degli andamenti dei principali indicatori di funzionalità dell'amministrazione della giustizia e del potenziale effetto di eventuali misure di assestamento delle riforme in corso di realizzazione.

Il Comitato potrà procedere poi ad acquisite contributi, relazioni, materiali di esperti nelle materie di competenza e individuare gli strumenti per raccogliere proposte ed indicazioni da soggetti esterni alla Commissione. I risultati del monitoraggio saranno trasmessi al Consiglio superiore della Magistratura e della Scuola Superiore della Magistratura, per la promozione di iniziative di formazione improntate sulla «cultura del dato».

«Quello a cui noi miriamo è offrire strumenti affinché i tempi delle giustizia civile si riducano non con interventi momentanei ma che possano generare dei cambiamenti strutturali nell'organizzazione delle procedure in modo da consegnare al Paese un volto diverso della giustizia» ha detto il ministro della Giustizia, Marta Cartabia – «le riforme processuali, l'Ufficio del Processo, le assunzioni dei magistrati, la digitalizzazione che funzioni sono tutti elementi che vogliano andare in questa direzione: riduzione dei tempi senza forzature, senza compressione dei diritti ma con un graduale accompagnamento di tutto il sistema verso una risposta più tempestiva».

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