Società partecipate dallo Stato: la natura speciale della previsione in tema di riduzione dei compensi degli amministratori

03 Novembre 2022

Con la sentenza in oggetto, all'esito di una vertenza durata sette anni, Cinecittà è stata dichiarata società non direttamente controllata dal socio unico MEF e, in quanto tale, esclusa dalla disciplina di cui all'art. 23-bis D.L. 201/2011 in tema di riduzione dei compensi degli amministratori delle società partecipate dallo Stato. Ciò, nonostante comunicato esplicativo del MEF che, tra le società partecipate, includeva espressamente Cinecittà. Nella fattispecie, a mandato in corso, al Presidente del C.d'A. era stato ridotto del 70% l'emolumento deliberato dall'Assemblea.

Quella di cui all'art. 23-bis del d.l. n. 201/2011 è una previsione di carattere speciale dettata in relazione a una società di diritto privato, disciplinata dunque dalle norme del Codice civile, il cui capitale sociale sia detenuto integralmente dal Ministero dell'Economia e delle Finanze, ed è pertanto di stretta interpretazione.

Ne consegue che essa non può trovare applicazione al di fuori delle ipotesi specificamente e tassativamente indicate dalla disposizione normativa stessa, e quindi al di fuori dell'ipotesi di controllo di cui all'art. 2359, co. 1, n. 1) c.c., atteso il divieto previsto dall'art. 14 disp. att. c.c. all'interpretazione analogica a cui sostanzialmente si perverrebbe in caso contrario, e in particolare laddove si ritenesse applicabile la previsione normativa in questione a una società a totale partecipazione pubblica in cui il controllo di diritto è esercitato dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, per legge e per statuto, e non dal Ministero dell'Economia e delle Finanze.

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