Operazioni straordinarie transfrontaliere: il sì del Consiglio nazionale dei commercialisti

La Redazione
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12 Gennaio 2023

Nel corso di un'audizione parlamentare, il Cndcec si è pronunciato sullo Schema di decreto legislativo, di recente approvato in esame preliminare, inerente le trasformazioni, fusioni e scissioni transfrontaliere.

Il Consiglio nazionale dei commercialisti si è espresso positivamente sullo Schema di decreto legislativo inerente le trasformazioni, fusioni e scissioni transfrontaliere, nel corso di un'audizione parlamentare svoltasi presso le Commissioni riunite II (Giustizia) e VI (Finanze) della Camera dei deputati.

Il Consigliere nazionale, David Moro, si è pronunciato a riguardo sottolineando come «i contenuti e le scelte poste alla base» dello schema in questione «sono in gran parte condivisibili, così come la scelta del legislatore di seguire la vigente normativa del codice civile».

Esprime perplessità, invece, riguardo le valutazioni delle certificazioni esibite per ottenere il certificato preliminare dell'operazione transfrontaliera, affermando come «questa operazione possa essere svolta anche dai professionisti iscritti all'albo dei Dottori commercialisti e degli Esperti contabili e non solo dai revisori legali, come attualmente previsto nello schema di decreto legislativo».

Inoltre, spiega come «i commercialisti (…) siano abilitati a effettuare la verificazione ed ogni indagine in merito alla attendibilità di bilanci, di conti, di scritture e di ogni altro documento contabile delle imprese ed enti pubblici e privati; il controllo della documentazione contabile, alla revisione e alla certificazione del bilancio, nonché il rilascio dei visti di conformità, l'asseverazione ai fini degli studi di settore e certificazione tributaria e l'esecuzione di ogni altra attività di attestazione prevista da leggi fiscali. Del resto, i professionisti iscritti all'Albo dei Dottori commercialisti e degli Esperti contabili già in base a plurime disposizioni normative certificano, attestano e/o asseverano la sussistenza di presupposti di legge per la realizzazione di rilevanti operazioni, con assunzione di importanti responsabilità sia sotto il profilo civilistico, che sotto il profilo penalistico».

Moro auspica che tale schema «possa venir modificato prevedendo che la relazione giurata da allegare al certificato preliminare sia rilasciata da un professionista iscritto all'Albo dei Dottori commercialisti e degli Esperti contabili, in alternativa al revisore legale» e che la stessa iscrizione all'Albo professionale possa contribuire «a favorire la nomina di un “esperto” adeguatamente indipendente, tenuto conto, sia degli stringenti obblighi deontologici alla cui osservanza è tenuto il professionista, sia dei rilevanti poteri disciplinari riconosciuti agli Ordini che curano la tenuta degli Albi professionali. La professionalità dell'iscritto all'Albo, inoltre, viene garantita, sia dal percorso di accesso alla professione, sia dagli obblighi di formazione professionale continua, e attualmente, in alcune evenienze, dagli obblighi di formazione specifica, richiesti per lo svolgimento dell'attività professionale in generale e di specifici incarichi, in particolare».

Nel corso dell'audizione, i commercialisti hanno chiesto ulteriori dettagli sui requisiti di indipendenza degli esperti interessati dalle operazioni transfrontaliere.