Cosa include la retribuzione globale di fatto?

17 Gennaio 2023

Per retribuzione globale di fatto deve intendersi il compenso che il lavoratore avrebbe percepito se avesse effettivamente lavorato.

Ai fini della determinazione della retribuzione globale di fatto per il calcolo dell'indennità ex art. 18 St. lav., deve tenersi conto unicamente dell'importo percepito al momento del licenziamento illegittimo, senza alcun riferimento alla successiva dinamica economica che la retribuzione avrebbe potuto subire qualora il dipendente fosse rimasto in servizio?

Secondo un precedente orientamento, l'indennità di cui all'art. 18 St. Lav. doveva essere determinata con riferimento alla retribuzione percepita dal lavoratore al momento dell'intimazione del recesso, non prendendo, dunque, in considerazione, ai fini del calcolo, i c.d. aggiornamenti retributivi connessi all'effettiva prestazione maturati dal giorno del licenziamento a quello della reintegra (Cass. n. 2887/2014).

Tale posizione ermeneutica è stata superata, precisandosi che l'indennità risarcitoria deve essere commisurata non più in base ad una media delle retribuzioni precedentemente percepite dal lavoratore ante illegittima estromissione, ma in base alla retribuzione che quest'ultimo avrebbe percepito, se avesse effettivamente lavorato, tenuto conto anche della funzione di tale indennità diretta a ripristinare lo status quo ante al licenziamento.

Per retribuzione globale di fatto deve, pertanto, intendersi quella che il dipendente avrebbe percepito se avesse lavorato, dovendosi ricomprendere nel suo complesso anche ogni compenso avente carattere continuativo che si ricolleghi a particolari modalità di prestazione in atto al momento del licenziamento ad eccezione dei compensi eventuali e di cui non sia certa la percezione, nonché di quelli legati a particolari modalità di svolgimento della prestazione ed aventi normalmente carattere occasionale o eccezionale. Diversamente opinando si addosserebbero al lavoratore conseguenze negative derivanti da un comportamento illegittimo del datore.