L’amministratore di fatto è sanzionabile per le frodi carosello imputabili alla società?
26 Gennaio 2023
Il Collegio ricorda infatti che l'art. 7, del d.l. n. 269/2003, conv. con mod. in l. n. 326/2003, nel prevedere che le sanzioni amministrative relative al rapporto fiscale proprio di società o enti dotati di personalità giuridica sono esclusivamente a carico di quest'ultima, ha modificato l'art. 11 d.lgs. n. 472/1997.
L'applicazione della norma non è però risultata scontata, tanto più considerando che il comma 3 dell'art. 7 fa salve le norme del d.lgs. n. 472/1997 in quanto compatibili.
Richiamando l'esegesi giurisprudenziale sviluppatasi sull'argomento, la sentenza in commento giunge ad affermare il principio di diritto secondo cui «in tema di sanzioni amministrative relative al rapporto tributario, perché venga meno la ratio che giustifica l'applicazione dell'art. 7, del d.l. n. 269/2003, convertito con modificazioni in l. n. 326/2003, diretto a sanzionare la sola società dotata di personalità giuridica, e sia ripristinata la regola generale secondo cui la sanzione amministrativa pecuniaria colpisce la persona fisica autrice dell'illecito, è necessario – quando non si tratti di società cartiera ma di quella che “a valle” riceve fatture soggettivamente inesistenti – acquisire riscontri probatori, anche presuntivi, idonei ad escludere la vitalità della società medesima, quand'anche gestita da un amministratore di fatto». [Fonte: Diritto e Giustizia] |