La mancata redazione dei bilanci è fonte di responsabilità se è provato il danno e il nesso causale

La Redazione
27 Gennaio 2023

Il Tribunale di Bologna si pronuncia su un'ipotesi di responsabilità degli amministratori di società di capitali, affermando che le irregolarità relative alla tenuta delle scritture contabili costituiscono inosservanza dei doveri incombenti sull'organo gestorio, ma non sono possono essere poste a fondamento di un'azione di responsabilità, a meno che non sia provato un pregiudizio.

Le irregolarità che attengono alla tenuta della contabilità, compresa la mancata redazione dei bilanci, pur integrando inosservanza dei doveri del mandato gestorio degli amministratori delle società di capitali, non sono sufficienti per l'affermazione di una responsabilità risarcitoria ex artt. 2392-2394 c.c. (per le s.p.a.) o ex art. 2476 c.c. (per le s.r.l.), ove non si fornisca la prova del danno cagionato al patrimonio sociale e del nesso causale rispetto alla condotta addebitata.

Tale regola vale anche quando l'azione di responsabilità sia promossa dal fallimento ai sensi dell'art. 146 l.fall., essendo il curatore vincolato alla prova del pregiudizio alla garanzia patrimoniale dei creditori; anche qualora le irregolarità contabili siano idonee ad occultare la reale situazione economico patrimoniale della società e l'intervenuto scioglimento per riduzione del capitale sociale, è pur sempre necessario che la violazione del dovere di gestione conservativa si sia concretizzata in atti da cui sia effettivamente derivato un pregiudizio alla società.

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