Secondo la definizione di autorevole dottrina, il contratto collettivo è “un ibrido che ha il corpo del contratto e l'anima della legge”, poiché “attraverso il meccanismo contrattuale gioca una forza che trascende il diritto soggettivo, e si sprigiona un movimento che va oltre il rapporto giuridico tra le parti”. Il contratto collettivo non ha l'efficacia delle norme di legge, mantenendo nella gerarchia delle fonti la posizione di contratto. Invero, i contratti collettivi, quali atti di autonomia negoziale che concernono una pluralità di lavoratori collettivamente considerati ma non identificati nel contratto dal punto di vista soggettivo, vincolano il singolo lavoratore su base volontaria, vale a dire attraverso l'atto di iscrizione all'organizzazione sindacale, intesa quale mandato a stipulare conferito all'associazione sindacale stessa.