La distinzione tra obbligazioni di mezzi e di risultato venne elaborata dalla dottrina francese intorno alla prima metà del 1900: varcati i confini delle Alpi, essa esercitò una forte suggestione sugli studiosi di diritto italiani, alimentando ampie discussioni. Alcuni insigni autori attribuirono a tale classificazione il carattere di summa divisio tra due “sistemi”, ciascuno governato da regole proprie (in tema di adempimento, criteri di imputazione della responsabilità, prova). Altri, invece, criticarono a fondo tale dicotomia ponendone in luce la artificiosità e gli incerti confini, e proponendo una ricostruzione unitaria.