Normativa IVA riguardante le prestazioni di servizi

Matteo Pillon Storti
17 Febbraio 2023

Sono socio di una Srl. Ci capita di svolgere delle consulenze tecniche a favore di imprese straniere. In più, spesso, accade che queste ultime effettuino a loro volta alcuni interventi presso i nostri locali in Italia. Nello specifico: - con una cadenza quasi mensile, eseguiamo delle consulenze tecniche nei confronti di un nostro cliente (società portoghese); - il nostro cliente portoghese, un paio di volte all'anno, effettua alcune riparazioni dell'impianto elettrico della nostra sede italiana. Emette fattura senza IVA.Come dobbiamo gestire fiscalmente queste due operazioni (es. fattura, esterometro, intrastat ecc.)?

Ai fini del presente quesito, si fa notare come la normativa IVA riguardante le prestazioni di servizi sia contenuta negli artt. 7-ter ss. d.P.R. 633/72. La prima questione – art. 7-ter d.P.R. 633/72 - riguarda un servizio reso da un soggetto passivo IVA italiano nei confronti di un altro soggetto passivo IVA stabilito in un paese UE diverso dall'Italia.

In questo caso, la società italiana deve emettere una fattura non soggetta ad IVA indicando inversione contabile oppure reverse charge, riportando anche gli estremi di legge, ossia: art. 7-ter d.P.R. 633/1972 oppure “Dir. 2006/112/CE”. Nel caso in cui la fattura superi l'importo di 77,47 euro, è necessario assoggettare l'operazione a marca da bollo da 2 euro.

È inoltre obbligatorio presentare il modello INTRA 1-quater, con la cadenza specifica (mensile o trimestrale).

La seconda questione – art. 7-quater d.P.R. 633/72 - riguarda, invece, un servizio ricevuto da una società italiana e svolto da una società estera UE. Un'ulteriore particolarità, a cui bisogna prestare attenzione, è l'oggetto della prestazione. Il servizio, infatti, è relativo ad un bene immobile situato in Italia, ossia la “riparazione dell'impianto elettrico della sede italiana”. In questo secondo caso, la società italiana riceve dal proprio fornitore portoghese una fattura senza IVA.

La società italiana integra la fattura ricevuta tramite il meccanismo dell'inversione contabile/reverse charge.

La società italiana, inoltre, deve emettere un TD17 ai fini del cd. “esterometro”.

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