Con i piani stock options, le società concedono la possibilità ai propri dipendenti di acquistare, entro un certo periodo di tempo, un numero prestabilito di azioni ad un prezzo prefissato detto, tecnicamente, strike price . Al momento dell'offerta del diritto di opzione, la società stabilisce sia il prezzo che rimane fisso, sia il termine entro il quale esercitare l'opzione. Si tratta di una forma di incentivazione per il management, finalizzata al raggiungimento di determinati obiettivi per l'azienda, ed oramai in molti Paesi le stock option prevedono, spesso, per tali categorie professionali, una remunerazione costituita da una parte fissa e da una quota variabile che aumenta o diminuisce in base ai risultati ottenuti. II D.L. n. 112/2008 ha cancellato le norme fiscali di favore in tema di stock option. Le nuove regole, tassazione ordinaria dell'lRPEF secondo il criterio di progressività propria dell'imposta, vengono applicate in relazione alle azioni assegnate ai dipendenti a decorrere dalla data di entrata in vigore del suddetto decreto, ovvero dal 25 giugno 2008, mentre le regole più favorevoli (ora abrogate) si applicano alle assegnazioni effettuati prima di tale data. Se il reddito di lavoro dipendente derivante dall'esercizio del diritto di acquistare le azioni ad un prezzo predeterminato è diventato totalmente imponibile, viceversa il decreto, per tali tipologie di piani azionari, ha previsto un'esenzione totale sotto il profilo contributivo.