Milleproroghe, in G.U. la legge di conversione

La Redazione
28 Febbraio 2023

Nella Gazzetta Ufficiale n. 49 del 27 febbraio 2023 è stata pubblicata la legge di conversione del c.d. decreto Milleproroghe. Diverse sono le novità previste dal testo e inserite nel corso dei lavori parlamentari di conversione del d.l. n. 198/2022.

Nella Gazzetta Ufficiale di ieri, 27 febbraio 2023, è stata pubblicata la legge 24 febbraio 2023 n. 49, di conversione del d.l. n. 198/2022, nonché il testo coordinato del decreto Milleproroghe che era stato approvato dal Governo nel mese di dicembre.

Di seguito, alcune delle principali novità previste dal testo come approvato in sede di conversione:

  • la proroga fino al 31 marzo 2023 del termine per la comunicazione delle opzioni di cessione e sconto in fattura;
  • la proroga al 31 dicembre 2023 del termine per completare gli investimenti in beni materiali ed immateriali ordinari e materiali 4.0 riferiti alle domande presentate nel 2022;
  • la sospensione dal 1° aprile 2022 al 30 ottobre 2023 dei termini per gli adempimenti delle agevolazioni prima casa;
  • per la dichiarazione IMU 2021 viene confermata la proroga del termine al 30 giugno 2023;
  • confermato anche il rinvio al 1° gennaio 2024 del divieto di emettere fattura elettronica per le prestazioni sanitarie rese nei confronti delle persone fisiche e dell'obbligo di invio dei dati al sistema TS, mediante la memorizzazione e trasmissione elettronica dei corrispettivi giornalieri;
  • per quanto riguarda lo stralcio delle cartelle per i Comuni, il Milleproroghe prevede la possibilità, entro il 31 marzo 2023, di aderire o meno allo stralcio parziale (anche senza apposita delibera). Per aderire allo stralcio totale deve invece essere adottata apposita delibera;
  • in tema di credito di imposta sui beni strumentali, il provvedimento proroga fino al 30 novembre 2023 il credito di imposta “Transizione 4.0” a condizione che entro la data del 31 dicembre 2022 l'ordine dei beni strumentali sia stato accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di almeno il 20% del costo di acquisizione.

[Fonte: Diritto e Giustizia]

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