L'attività dell'Arbitro per le controversie finanziarie (ACF) nell'anno 2022

Il 2022 è stato, per l'Arbitro per le controversie finanziarie (Acf), il sesto anno di attività.

Nel 2022 i risarcimenti liquidati sono stati pari a 18 milioni di euro, con una media pro-capite di circa 28 mila euro.

Il tasso di accoglimento dei ricorsi è stato del 57,5%. In diminuzione i ricorsi presentati: 1.115 nel 2022, a fronte dei 1.582 del 2021. Tale andamento è stato favorito: dal progressivo allineamento delle prassi operative degli intermediari agli orientamenti applicativi della normativa di settore via via elaborati dal Collegio Acf e dalla novità regolamentare, introdotta dalla Consob a fine 2021, che circoscrive l'operatività dell'Acf alle controversie per investimenti effettuati non oltre il decennio precedente la presentazione del ricorso. Il 2022 conferma alcuni indicatori già emersi: i ricorsi sono avviati soprattutto da risparmiatori del Nord del Paese (41,4%) e del Sud (40,9%), rispetto al Centro Italia (16,9%), con una presenza del tutto marginale (meno dell'1%) di ricorrenti residenti all'estero. Nel genere dei ricorrenti prevale quello maschile (68,4%) contro quello femminile (30,1%) con una scarsa incidenza (1,5%) dei ricorsi presentati da persone giuridiche. I ricorrenti hanno un'età avanzata, gli over 55 rappresentano oltre il 70%, mentre gli under 40 meno del 10%. Gli intermediari coinvolti nel 2022 sono stati 74. E' proseguito anche nel 2022 il recupero dell'arretrato accumulatosi soprattutto nei primi 3 anni di operatività dell'Acf. Tra gli obiettivi programmatici del 2023 dell'Acf vi è l'ulteriore consolidamento dei rapporti di collaborazione con Organismi omologhi, l'Arbitro bancario finanziario (Abf) e, appena possibile, l'Arbitro assicurativo, onde condividere le prassi ed assicurare standard di servizio in linea con le aspettative degli utenti.