Riforma civile: l’OCF chiede la moratoria degli elenchi dei delegati alle vendite giudiziarie

La Redazione
13 Marzo 2023

Con un comunicato del 9 marzo 2023, l'Organismo Congressuale Forense «chiede con fermezza una moratoria per la formazione degli elenchi, fintantoché le nuove disposizioni non consentiranno ai delegati di essere nelle condizioni di scegliere in base a quale requisito essere iscritti nei detti elenchi».

Tra le novità previste dalla Riforma Cartabia infatti vi sono i nuovi criteri per la nomina e la permanenza negli elenchi dei delegati alle vendite giudiziarie dei vari Tribunali. La disposizione sarebbe dovuta entrare in vigore il 30 giugno 2023, ma con le modifiche apportate in sede di conversione della legge di bilancio, l'entrata in vigore è stata anticipata al 28 febbraio 2023, con termine per presentare la domanda di iscrizione agli elenchi fissato al 31 marzo 2023.

Come sottolinea il comunicato di OCF, il risultato è che «gran parte degli attuali delegati alle vendite si vedrà sostanzialmente preclusa l'attività, in ragione di una situazione a dir poco paradossale: ed infatti i nuovi criteri per la nomina sono tre e devono essere posseduti alternativamente tra loro. Nello specifico occorre: 1) aver svolto almeno dieci incarichi nel quinquennio precedente 2) possedere il titolo di avvocato specialista in diritto dell'esecuzione forzata 3) aver frequentato un corso specifico in tema di procedure esecutive. La grande criticità è rappresentata dal fatto che: quanto al punto 2) non è ancora stato istituito un corso per conseguire il titolo di avvocato specialista in diritto dell'esecuzione forzata; quanto al punto 3) i corsi specifici in tema di procedure esecutive devono rispettare delle linee guida stabilite dalla Scuola Superiore della Magistratura che tuttavia, ad oggi, non le ha emanate».

Di fatto i giovani professionisti si vedranno preclusa la possibilità di iscrizione agli elenchi, posto che, in sintesi, «potrà presentare domanda per essere inserito nei nuovi elenchi soltanto il professionista che avrà ottenuto almeno dieci deleghe alle vendite giudiziarie nel quinquennio precedente (quindi, dato che le domande dovranno essere presentate entro il 31 marzo 2023, si parla di dieci incarichi conseguiti tra il 31 marzo 2018 ed il 31 marzo 2023)».

L'OCF ha inoltre sottolineato che «durante il periodo pandemico le esecuzioni immobiliari sono state sospese per ovvi motivi, e quindi il quinquennio di riferimento comprende un lungo periodo di fatto privo di attività professionale».

In conclusione «fino a che non si consentirà di poter soddisfare alternativamente ognuno dei tre requisiti per l'iscrizione negli elenchi, appare illogico e oltremodo limitativo cancellare de plano i vecchi elenchi a vantaggio di pochissimi “favoriti”; sarebbe certamente più equo consentire la nuova iscrizione secondo la normativa previgente e sostituire gli elenchi ad oggi in uso ai vari Tribunali soltanto quando si potrà ragionevolmente dimostrare di soddisfare uno dei tre requisiti alternativi». Da qui la ferma richiesta di una moratoria per la formazione degli elenchi, «fintantoché le nuove disposizioni non consentiranno ai delegati di essere nelle condizioni di scegliere in base a quale requisito essere iscritti nei detti elenchi.

Fonte: www.dirittoegiustizia.it.

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