Incidenza dei redditi da locazione nel regime cedolare secca

Redazione scientifica
13 Marzo 2023

La Corte d'Appello di Roma rigettava la domanda di conversione dell'assegno di invalidità in pensione sociale al compimento del 65esimo anno di un assistito, per superamento dei limiti di reddito a causa dell'incidenza dei redditi da locazione (cui su applicava il regime della cedolare secca).

Il contribuente ricorre, quindi, in Cassazione sostenendo che i suddetti redditi da cedolare non sono imponibili ai fini IRPEF.

La doglianza è, però, infondata. L'art. 3, d.lgs., 14 marzo 2011, n. 23 prevede che «quando le vigenti disposizioni fanno riferimento, per il riconoscimento della spettanza o per la determinazione di deduzioni, detrazioni o benefici di qualsiasi titolo, anche di natura non tributaria, al possesso di requisiti reddituali, si tiene comunque conto anche del reddito assoggettato alla cedolare secca. Il predetto reddito rileva anche ai fini dell'indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) di cui al decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 109».

Ne consegue che «i redditi da locazione cui si applica il regime della cedolare secca sono rilevanti ai fini del calcolo dei limiti di reddito per fruire della pensione sociale di conversione dell'assegno di invalidità al compimento del sessantacinquesimo anno di età, in quanto la cedolare secca è soltanto una modalità alternativa di calcolo ed adempimento dell'obbligo tributario esistente in relazione al reddito prodotto».

Fonte: dirittoegiustizia.it

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