Il Consiglio dei Ministri approva la riforma fiscale

La Redazione
17 Marzo 2023

Un Consiglio dei Ministri a tutto campo quello di ieri, giovedì 16 marzo, durante il quale ha visto l'approvazione il disegno di legge delega per la riforma fiscale, un disegno di legge che introduce il codice dei crimini internazionali ed un ulteriore decreto legge che introduce disposizioni urgenti in materia di strumenti finanziari e FinTech.

L'atteso disegno di legge delega per la riforma fiscale è stato approvato ieri dal Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell'economia e delle finanze Giorgetti. Come si legge nel comunicato stampa diffuso dal Governo «la riforma del sistema fiscale costituisce un elemento chiave del programma di Governo, volto al rilancio strutturale dell'Italia sul piano economico e sociale. Il disegno di legge individua, tra i principali obiettivi di carattere generale, l'impulso alla crescita economica e alla natalità, mediante la riduzione del carico fiscale, l'aumento dell'efficienza della struttura dei tributi e l'individuazione di meccanismi fiscali di sostegno a famiglie, lavoratori e imprese».

Entro 24 mesi alla data di entrata in vigore della legge, il Governo dovrà emanare uno o più decreti legislativi «di organica e complessiva revisione del sistema fiscale. Inoltre, sarà effettuato il riassetto delle disposizioni di diritto tributario in modo da raccogliere le norme in Testi unici per tipologia di imposta e da redigere uno specifico codice».

Tra i temi oggetto della riforma:

  • IRPEF. Si prevede una revisione dell'intero meccanismo di tassazione del reddito delle persone fisiche, in modo da attuare gradualmente l'obiettivo della “equità orizzontale”, attraverso:
  1. l'individuazione di una unica fascia di esenzione fiscale e di un medesimo onere impositivo a prescindere dalle diverse categorie di reddito prodotto, privilegiando, in particolare, l'equiparazione tra i redditi di lavoro dipendente e i redditi di pensione;
  2. il riconoscimento della deducibilità, anche in misura forfettizzata, delle spese sostenute per la produzione del reddito di lavoro dipendente e assimilato;
  3. la possibilità per tutti i contribuenti di dedurre i contributi previdenziali obbligatori in sede di determinazione del reddito di categoria e, in caso di incapienza, di dedurre l'eccedenza dal reddito complessivo;
  4. l'applicazione, in luogo delle aliquote per scaglioni di reddito, di un'imposta sostitutiva dell'IRPEF e relative addizionali con aliquota agevolata su una base imponibile commisurata all'incremento del reddito del periodo d'imposta rispetto al reddito di periodo più elevato tra quelli relativi ai tre periodi d'imposta precedenti, con possibilità di prevedere limiti al reddito agevolabile e un regime particolare per i redditi di lavoro dipendente che agevoli l'incremento reddituale del periodo d'imposta rispetto a quello del precedente periodo d'imposta;
  5. la conseguente complessiva revisione delle tax expenditures (attualmente 600 voci e 125 miliardi di spesa).

  • IRES. La revisione del sistema IRES basata sulla riduzione dell'aliquota qualora vengano rispettate, entro i due periodi d'imposta successivi a quello nel quale è stato prodotto il reddito, entrambe le seguenti condizioni:
  1. una somma corrispondente, in tutto o in parte, al detto reddito sia impiegata in investimenti, con particolare riferimento a quelli qualificati, e in nuove assunzioni;
  2. gli utili non siano distribuiti o destinati a finalità estranee all'esercizio dell'attività d'impresa.

La condizione, collegata all'effettuazione degli investimenti, ha l'evidente scopo di favorire la crescita economica e l'incremento della base occupazionale, con particolare riferimento ai soggetti che necessitano di maggiore tutela, ivi incluse le persone con disabilità, e senza interferire con i vigenti regimi di decontribuzione.

  • IVA. Per la revisione dell'IVA i criteri specifici prevedono la revisione della definizione dei presupposti dell'imposta al fine di renderli più aderenti alla normativa dell'Unione europea e delle norme di esenzione; la razionalizzazione del numero e della misura delle aliquote; la revisione della disciplina della detrazione; la razionalizzazione della disciplina del gruppo IVA al fine di semplificare le misure previste per l'accesso e l'applicazione dell'istituto.
  • IRAP. Si dispone una revisione organica dell'IRAP volta all'abrogazione del tributo e alla contestuale istituzione di una sovraimposta IRES tale da assicurare un equivalente gettito fiscale, per garantire il finanziamento del fabbisogno sanitario, nonché il finanziamento delle Regioni che presentano squilibri di bilancio sanitario ovvero che sono sottoposte a piani di rientro.
  • Statuto del contribuente. Si rivede lo Statuto del contribuente, con un consolidamento dei principi del legittimo affidamento del contribuente e della certezza del diritto, prevedendo il rafforzamento da parte dell'ente impositore dell'obbligo di motivazione, specificando le prove su cui si fonda la pretesa, e del diritto di accesso agli atti del procedimento tributario, funzionale al corretto dispiegarsi del diritto al contraddittorio.

Strumenti finanziari digitali. Il decreto legge che introduce disposizioni urgenti in materia di emissioni e circolazione di determinati strumenti finanziari in forma digitale e di semplificazione della sperimentazione FinTech è stato approvato su proposta del Presidente Meloni, del Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR Raffaele Fitto e del Ministro dell'economia e delle finanze Giorgetti. Viene così data attuazione al regolamento (UE) 2022/858 relativo a un regime pilota per le infrastrutture di mercato basate sulla «tecnologia a registro distribuito» o DLT pilot regime, cioè su un archivio di informazioni in cui sono registrate le operazioni relative a strumenti finanziari e digitali e che è condiviso da dispositivi o applicazioni informatiche in rete e sincronizzato tra di essi. Il regolamento prevede una disciplina comune delle forme di circolazione degli strumenti finanziari digitali basate su soluzioni tecnologicamente avanzate. Inoltre, si introducono misure di semplificazione della sperimentazione relativa alle attività di tecno-finanza (FinTech), di cui al d.l. n. 34/2019.


Fonte: Diritto e Giustizia

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