Insubordinazione verso i superiori e licenziamento per giusta causa previsto dalla contrattazione collettiva

28 Marzo 2023

Nella pronuncia in commento in merito al licenziamento per giusta causa nei confronti del dipendente che risponde volgarmente ai superiori, la cassazione ha ritenuto che le condotte contestate al lavoratore fossero riconducibili in una insubordinazione verso i superiori, non grave, punibile con una sanzione conservativa.

La nozione di insubordinazione non può essere limitata al rifiuto di adempimento delle disposizioni dei superiori, ricomprendendo essa qualsiasi comportamento atto a pregiudicare l'esecuzione e il corretto svolgimento delle suddette disposizioni nel quadro dell'organizzazione aziendale. Tuttavia, qualora la contrattazione collettiva colleghi l'irrogazione del licenziamento ad una determinata intensità della condotta (“grave”) ed a specifiche azioni (minacce, vie di fatto, etc.), non potrebbe rilevare qualunque comportamento, ma solo quello che, per le sue caratteristiche proprie, si palesi ingiustificatamente in netto contrasto con gli ordini impartiti.

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