Misure urgenti dal Governo: prorogati i termini della tregua fiscale

La Redazione
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29 Marzo 2023

Il Consiglio dei Ministri n. 26 si è riunito nel tardo pomeriggio di martedì 28 marzo a Palazzo Chigi. Diversi gli argomenti trattati, dalle misure urgenti sull'energia, la salute e il fisco, all'approvazione del codice appalti, passando per la sicurezza alimentare.

Su proposta del Presidente Meloni e dei ministri dell'economia Giorgetti, delle imprese Urso, dell'ambiente Pichetto Fratin e della salute Schillaci, è stato approvato un decreto-legge che introduce misure urgenti a sostegno delle famiglie e delle imprese.

Il decreto legge interviene in tema di adempimenti fiscali e in particolare sulla disciplina della dell'adesione agevolata e definizione agevolata degli atti del procedimento di accertamento.

In particolare:

  • viene estesa la conciliazione agevolata introdotta con la legge di bilancio 2023 alle controversie pendenti al 31 gennaio 2023, in luogo del 10 gennaio 2023, innanzi alle corti di giustizia tributaria di primo e di secondo grado. Per gli avvisi di accertamento e gli atti di rettifica e liquidazione definiti in acquiescenza nel periodo tra il 2 gennaio e il 31 gennaio 2023, gli importi dovuti possono essere rideterminati in base alle disposizioni della legge di bilancio su riduzione delle sanzioni e pagamento rateale;
  • i termini per l'accesso alle misure definitorie vengono prorogati: viene rinviato al 31 ottobre 2023 (invece del 31 marzo 2023) il termine di versamento della prima rata previsto per la regolarizzazione delle violazioni formali;
  • vengono modificati i termini per l'accesso al c.d. "ravvedimento speciale";
  • e sempre in relazione al ravvedimento speciale, si prevede che la regolarizzazione debba essere perfezionata, in luogo del 31 marzo 2023, entro la il 30 settembre 2023.

Si introduce una interpretazione autentica delle norme della legge di bilancio sulla regolarizzazione (ravvedimento speciale) delle dichiarazioni validamente presentate relative al periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2021 e a quelli precedenti: sono escluse dal ravvedimento speciale le violazioni rilevabili in sede di controllo automatico delle dichiarazioni dei redditi e di dichiarazioni IVA, nonché quelle definibili mediante la regolarizzazione delle violazioni formali.

Si prevedono cause speciali di non punibilità di alcuni reati tributari (omesso versamento di ritenute dovute o certificate per importo superiore a 150.000 euro per annualità, omesso versamento di IVA di importo superiore a 250.000 euro per annualità, indebita compensazione di crediti non spettanti superiore a 50.000 euro), in particolare quando le relative violazioni sono correttamente definite e le somme dovute sono versate integralmente dal contribuente secondo le modalità previste.

Il testo prevede, inoltre, diverse agevolazioni in materia energetica:

  • riduzione dell'IVA (dal 10% al 5%) e degli oneri generali nel settore gas per il secondo trimestre dell'anno 2023. A decorrere dal 1° ottobre e fino al 31 dicembre 2023, ai clienti domestici residenti si riconosce inoltre un contributo mensile (erogato in quota fissa e differenziato in base alle zone climatiche) laddove il prezzo del gas superi specifiche soglie;
  • contributo straordinario (in forma di credito d'imposta), fino al 30 giugno 2023, a favore delle imprese per l'acquisto di energia elettrica e gas naturale qualora il prezzo della componente energetica, calcolato sulla base della media del primo trimestre 2023, al netto delle imposte e degli eventuali sussidi, abbia subito un incremento del costo per kWh superiore al 30% del prezzo medio riferito al medesimo trimestre 2019;
  • agevolazioni delle tariffe per fornitura di energia elettrica per il secondo trimestre del 2023 per clienti domestici economicamente svantaggiati o in gravi condizioni di salute e compensazione delle bollette del gas per famiglie economicamente svantaggiate secondo quanto stabilito da ARERA.

Fonte: Diritto e Giustizia