Quali sono i requisiti del possesso previsti per l'usucapione del diritto di passaggio?
31 Marzo 2023
Con l'ordinanza in esame, la Suprema Corte è stata chiamata ad intervenire nell'ambito di un giudizio volto al riconoscimento dell'inesistenza del diritto di passaggio sul fondo del ricorrente.
Il ricorso offre l'occasione alla Corte per analizzare i requisiti del possesso previsti per l'usucapione del diritto di passaggio.
A tal proposito, la Corte ricorda che il diritto di servitù deve sempre corrispondere ad una utilitas del fondo dominante, e che dunque non è possibile ipotizzare la sussistenza di un diritto reale sfornito di tale requisito essenziale.
Nello specifico, l'accertamento che il giudice è chiamato a condurre deve avere ad oggetto: I) l'accertamento della sussistenza dell'utilitas per il fondo dominante; II) della presenza in loco di segni visibili atti a confermare l'effettivo esercizio del diritto di passaggio ed idonei a costituire il quid pluris, rispetto alla mera esistenza del tracciato, idoneo a comprovare l'effettivo esercizio del transito; III) dei requisiti del possesso previsti per la configurazione dell'usucapione del diritto di passaggio.
Tale accertamento è necessariamente unitario e concerne l'esistenza del diritto, sia sotto il profilo dell'azione (e dunque in relazione alla domanda riconvenzionale di usucapione del diritto reale) che sotto il profilo dell'eccezione (e dunque con riferimento alla correlata eccezione di usucapione): non è infatti possibile affermare l'esistenza, in via di eccezione, di un diritto del quale si nega la configurabilità, in via di azione.
Pertanto, «l'accertamento dell'esistenza, o meno, dei presupposti per la configurabilità di un diritto reale di servitù costituito per usucapione deve essere condotto unitariamente, con riferimento alla sussistenza dei requisiti del possesso utile ad usucapionem, dei presupposti dell'apparenza e dell'utilitas, sia con riferimento all'eventuale domanda di riconoscimento dell'esistenza del diritto stesso, indipendentemente dal fatto che essa sia proposta in via principale o riconvenzionale, sia con riguardo all'eccezione di usucapione, che sia sollevata al solo fine di paralizzare l'avversa azione negatoria del diritto reale.
Non è infatti possibile riconoscere, in via di eccezione, la sussistenza dei presupposti per la configurabilità di un diritto reale che sia stata esclusa, mercè il rigetto della corrispettiva azione di accertamento della sua esistenza».
Fonte: dirittoegiustizia.it |