Trattamento delle note di variazione IVA

10 Aprile 2023

Ci si domanda se nella composizione negoziata della crisi sia possibile emettere nota di variazione IVA ex art. 26 d.P.R. 633/1972.

Nella composizione negoziata della crisi è possibile l'emissione della nota di variazione IVA ex art. 26 d.P.R. 633/1972?

L'art. 38 D.L. 13/2023, contenente disposizioni urgenti per l'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), in vigore dal 24 febbraio 2023, ha rafforzato le misure premiali nell'ambito della composizione negoziata della crisi.

La norma ha esteso la possibilità per il cedente/commissionario di portare in detrazione l'IVA corrispondente al mancato pagamento del corrispettivo in tutto o in parte, a far data dalla data di pubblicazione nel registro delle imprese dei contratti o degli accordi perfezionati a conclusione delle trattative incardinate nell'ambito della composizione negoziata della crisi. Le condizioni per l'emissione della nota di variazione in diminuzione sono:

  • · la conclusione di un contratto, con uno o più creditori, idoneo sulla base della relazione dell'esperto ad assicurare la continuità aziendale per un periodo non inferiore a due anni;
  • · la conclusione di un accordo, sottoscritto dall'imprenditore, dai creditori e dall'esperto che produce gli effetti cui agli artt. 166, comma 3, lett. d) e 324 CCII. Si tratta dell'esenzione dalla revocatoria anche ordinaria per gli atti posti in essere in esecuzione dell'accordo e dell'esenzione dai reati di bancarotta.

La norma in commento estende la facoltà di emettere la nota di variazione in diminuzione ex art. 26 d.P.R. 633/72 anche nel caso di omologazione di accordi di ristrutturazione dei debiti (art. 57 CCII), di accordi di ristrutturazione agevolati (art. 60 CCII) e di accordi di ristrutturazione a efficacia estesa (art. 61 CCII).

La precisazione appare opportuna visto che l'art. 26, comma 3-bis Legge IVA fa riferimento ad articoli della legge fallimentare che sono stati sostituiti dal Codice della Crisi, che ha aggiunto nuove fattispecie di accordi di ristrutturazione.

La novella appare quanto mai opportuna, in quanto riallinea la normativa IVA applicata al concordato e agli accordi di ristrutturazione anche alla composizione negoziale aumentandone l'appeal.



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