SSM, le linee guida generali per la formazione dei professionisti delegati alle vendite

Redazione scientifica
17 Aprile 2023

La Scuola Superiore della Magistratura ha elaborato le linee guida aventi ad oggetto la definizione dei programmi dei corsi di formazione e di aggiornamento validi per l'inserimento nell'elenco di cui all'art. 179-ter disp. att. c.p.c., conformemente alle previsioni del d.lgs. n. 149/2022.

Le linee guida sono un insieme di informazioni organizzate ed esposte in modo sistematico, sono elaborate sulla base di conoscenze ed esperienze in un determinato settore, e periodicamente aggiornate in ragione dell'evoluzione di tali esperienze e conoscenze. Lo scopo tipico delle linee guida è di rendere appropriata e fornita di un elevato standard di qualità una determinata procedura di carattere tecnico, di orientare la produzione di un risultato, senza imporre procedure rigide, di fornire una serie coordinata di indicazioni che lasciano un margine fisiologico di discrezionalità a coloro che sono chiamate ad applicarle. Ed è proprio l'art. 179-ter disp. att. c.p.c. a definire le linee guida utilizzando l'aggettivo “generali” il quale ne sottolinea la natura di indicazioni di massima rivolte ai destinatari.

Qual è la ratio delle linee guida? La ratio dell'individuazione di un obbligo specifico in capo Scuola Superiore della Magistratura, esterna alle professioni, di elaborazione delle linee guida generali dei corsi di formazione è quello di garantire, a livello nazionale, una preparazione elevata e uniforme, adeguata ai compiti, complessi e delicati, ai quali sono chiamati i professionisti incaricati delle vendite.

Qual è la durata dei corsi? La durata minima dei corsi, ai fini della formazione iniziale dei custodi e dei professionisti delegati alle operazioni di vendita deve essere di 20 ore.

Qual è l'oggetto dei corsi? Nei corsi di formazione e aggiornamento dovranno essere veicolati:

  • i principi generali contenuti nel libro terzo del codice di procedura civile;
  • la nozione di titolo esecutivo, giudiziale e stragiudiziale;
  • le fasi (e la funzione) dell'espropriazione forzata in generale;
  • le opposizioni esecutive;
  • i rapporti tra esecuzione forzata individuale e procedure concorsuali.

La Scuola seguirà l'evoluzione dell'organizzazione dei corsi, favorendo momenti di confronto tra i professionisti incaricati delle procedure e la magistratura, al fine di creare un ambiente culturale in grado di affrontare ed individuare i corretti percorsi di gestione delegata delle procedure esecutive in una prospettiva di collaborazione con il fine di ottenere il risultato migliore per il creditore salvaguardando, al contempo, i diritti del debitore esecutato ed evitando il depauperamento dello stesso.

*Tratto da: www.dirittoegiustizia.it

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