Modifiche alle regole tecniche del PTT: via la firma digitale sugli allegati al ricorso ed ammesso il formato EML
26 Aprile 2023
A distanza di quasi un anno e mezzo dalla espressione dei pareri del Consiglio di Presidenza della Giustizia Tributaria e del Garante per la protezione dei dati personali, il neoDirettore del Dipartimento delle Finanze ha emanato il decreto che introduce le attese innovazioni nel PTT attese dalle parti processuali ed utili a semplificare le operazioni di caricamento e deposito degli atti processuali. In primis, da molte parti si erano sollevate le richieste di eliminare la firma digitale obbligatoria su tutti, a volte molto numerosi, allegati al ricorso principale e quella di poter produrre le ricevute della PEC nel loro formato originale EML, tale da non poterne essere contestata la validità ed integrità ove trasformate in PDF.
Il decreto del 21 aprile 2023, ancora in corso di pubblicazione mentre scriviamo, sopperisce finalmente a tali esigenze e dalla sua entrata in vigore tutti gli allegati al ricorso potranno essere prodotti senza la firma digitale e le ricevute di posta elettronica, certificata o meno, depositate nel formato originale EML, purché ovviamente rispettate tutte le altre prescrizioni previste per la validità dei file digitali, quali quelli sul formato dei file utilizzati e sulla assenza di elementi attivi, tra cui macro o campi variabili, e di collegamenti ipertestuali. Il decreto coglie l'occasione per ribadire, più che introdurre, la possibilità di firmare digitalmente i documenti PDF anche con la firma PADES, precisando che in caso di firme plurime sugli atti è sufficiente la validità di una sola di esse per consentirne il deposito; specifica, inoltre, che, come già in effetti avveniva, che i file difformi dalle regole ammesse non vengono accettati dal sistema già in fase di caricamento nella Nota di deposito.
Vengono infine recepite le regole in materia di trattamento dei dati personali utili ad adeguarle alla normativa europea. |