Il termine per impugnare la delibera di aumento del capitale della s.r.l.
26 Maggio 2023
Nell'ambito di una controversia avente ad oggetto l'impugnativa di una delibera notarile di aumento di capitale di una s.r.l., è sorta la questione del termine di impugnazione della delibera stessa. La Corte di Cassazione, con ordinanza n. 14469/2023, ricorda, in primo luogo, che è la lettera dell'art. 2479-ter, comma 4, c.c., a richiamare, espressamente, per l'impugnativa delle delibere di aumento di capitale, il disposto normativo dettato per le società per azioni dal primo comma dell'art. 2379-ter, che dispone espressamente che l'impugnativa non può essere proposta «dopo che siano trascorsi centottanta giorni dall'iscrizione della deliberazione nel registro delle imprese». È dunque evidente la voluntas legis di «omologare la disciplina delle società a r.l. a quella della società per azioni, in relazione ad una deliberazione particolarmente rilevante per la vita della compagine sociale, e cioè quella proprio di aumento di capitale sociale, per la quale il perimetro di rilevabilità dei conseguenti vizi è stato circoscritto dal legislatore, con l'ulteriore rinvio all'art. 2379 c.c., ai soli “casi di mancata convocazione dell'assemblea, di mancanza di verbale e di impossibilità o illiceità dell'oggetto». In conclusione, la Corte cristallizza il principio di diritto secondo cui «ai sensi del combinato disposto degli artt. 2479-ter, comma 4, e 2379-ter, comma 1, c.c., il termine per l'impugnativa dell'aumento di capitale sociale decorre, per le s.r.l., dall'iscrizione della relativa deliberazione nel registro delle imprese e non già dalla trascrizione nel libro delle decisioni dei soci».
(Fonte: DirittoeGiustizia.it)
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