Scissione mediante scorporo: l'analisi di Assonime

La Redazione
08 Giugno 2023

Con la Circolare n. 14/2023, pubblicata nel mese di maggio, Assonime analizza il nuovo istituto della scissione mediante scorporo, introdotto dal d.lgs. n. 19/2023, di attuazione della Direttiva UE 2019/2121, evidenziando le principali questioni applicative emerse.

Il d.lgs. n. 19/2023, di attuazione della Direttiva UE 2019/2121 in materia di trasformazioni, fusioni e scissioni transfrontaliere, ha introdotto nel codice civile il nuovo art. 2506.1 c.c. che disciplina la scissione mediante scorporo.

Il nuovo istituto consente di realizzare il trasferimento di parte del patrimonio della scissa a una o più società di nuova costituzione, con la particolarità che le azioni/quote di quest'ultima vengono assegnate alla stessa società scissa e non ai suoi soci. In sostanza, pur configurandosi come un'alternativa rispetto al conferimento di azienda, il nuovo istituto rientra nel genus delle operazioni di scissione.

Assonime, nella Circolare n. 14, compie una prima ricognizione delle principali questioni applicative che il nuovo istituto presenta sul piano fiscale.

Tra i temi analizzati, vi è la questione di quale debba essere il valore fiscale (e quali siano le altre caratteristiche fiscalmente rilevanti) delle partecipazioni nella beneficiaria di cui la società scissa diviene titolare; nonché la ripartizione degli attributi fiscali di carattere generale (perdite pregresse, eccedenze ACE, ecc., inclusa la stratificazione del patrimonio netto) tra scissa e beneficiaria di nuova costituzione.

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