Revisione per gli incentivi a start-up e PMI innovative
21 Luglio 2023
Rivedere gli interventi normativi fino a oggi introdotti in materia di start up e PMI innovative, e individuare strumenti in grado di rafforzare la capacità di identificare, attrarre e valorizzare i talenti e incentivare l'interdisciplinarità: sono alcuni degli obiettivi della proposta di legge n. 107 approvata il 19 luglio dalla Camera che si propone, appunto, di intervenire sul quadro di agevolazioni fiscali e incentivi che si sono accumulati negli anni. La disciplina originaria con cui sono state costituite le start up e le PMI innovative (rispettivamente nel 2012 e nel 2015) è stata, secondo lo Start-up Nation Scoreboard, la seconda migliore normativa in Europa, con punte di eccellenza sotto alcuni profili, tra cui quello relativo all'equity crowdfunding. Successivamente il legislatore ha introdotto misure di agevolazione e benefici fiscali: l'obiettivo della proposta di legge è, quindi, rivedere e riorganizzare il sistema di incentivi. Ad esempio, l'art. 3 modifica l'art. 14 del Deceto Sostegni-bis (d.l. n. 73/2021), al fine di concedere ulteriori incentivi agli investimenti effettuati dalle persone fisiche nel capitale sociale delle predette imprese, e di rendere le disposizioni ivi previste conformi alla disciplina, in materia di aiuti di Stato compatibili con il mercato unico, di cui al regolamento (UE) n. 651/ 2014. Interessate dalla riforma anche le Società di investimento semplice: l'art. 4 prevede l'innalzamento da 25 a 50 milioni di euro del limite di patrimonio netto previsto per le SIS. |