Convertito in legge il d.l. n. 69/2023 che limita il cram down negli ADR

La Redazione
03 Agosto 2023

Dopo l'approvazione al Senato il 19 luglio scorso, anche la Camera ha approvato ieri, in via definitiva, il d.d.l. di conversione del d.l. n. 69/2023 nella versione risultante da un emendamento dell'Esecutivo che sospende l'applicazione delle disposizioni di cui all'ultimo periodo del comma 2 e di cui al comma 2-bis dell'art. 63 CCII.

Il 2 agosto la Camera dei Deputati ha approvato in via definitiva il d.d.l. (Atto Camera n. 1322) di conversione del d.l. n. 69/2023, recante disposizioni urgenti per l'attuazione di obblighi derivanti da atti dell'Unione europea e da procedure di infrazione e pre-infrazione pendenti nei confronti dello Stato italiano.

Il disegno di legge era stato approvato dal Senato lo scorso 19 luglio, ed era stato trasmesso all'altro ramo del Parlamento il giorno seguente dove l'esame in Commissione, iniziato il 25 luglio, si era concluso il 26 luglio.

Come già riferito in una news pubblicata su questo portale il 20 luglio scorso, il d.d.l. era stato emendato dal Governo con l'inserimento dell'art. 1-bis, rubricato “Disposizioni transitorie in materia di crisi d'impresa in coerenza con i principi dettati dalla direttiva (UE) 2019/1023”.

Tale norma, nelle more di un intervento più strutturale (ma non meglio precisato) sul Codice della crisi d'impresa, sospende l'applicazione delle disposizioni di cui all'ultimo periodo del comma 2 e al comma 2-bis dell'art. 63 CCII ed introduce una disciplina transitoria dell'omologazione forzosa – c.d. cram down – degli accordi di ristrutturazione (ADR) anche in assenza di adesione da parte dell'amministrazione finanziaria o degli enti gestori di forme di previdenza o assistenza obbligatorie. Le modifiche non riguardano, pertanto, la transazione fiscale e l'eventuale omologazione forzosa previste dal Legislatore nell'ambito del concordato preventivo ex art. 88 CCII.

In allegato, il testo dell'art. 1-bis, rimasto invariato dalla approvazione al Senato a quella definitiva alla Camera.



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