Rischia il reato per falso penale il datore che attesta nel CUD di aver pagato il TFR che non ha corrisposto

14 Settembre 2023

La Suprema Corte affronta il tema della configurabilità o meno del reato di cui all'art. 483 c.p. in capo al datore di lavoro che con la Certificazione Unica abbia falsamente attestato di aver pagato il TFR.

La falsa attestazione nella certificazione unica di aver corrisposto quanto dovuto a titolo di trattamento di fine rapporto al dipendente è idonea ad integrare in astratto la fattispecie di cui all'articolo 483 c.p., in quanto pur non essendo la certificazione unica propriamente qualificabile in termini di atto pubblico, la nozione di atto pubblico rilevante anche ai fini dell'articolo 483 c.p. racchiude un'ampia estensione tipologica di scritti, ricomprendendo anche quelli formati dal pubblico ufficiale o dal pubblico impiegato nell'esercizio delle proprie funzioni che, pur redatti per uno scopo diverso da quello di conferire ad essi pubblica fede, abbiano comunque attitudine ad assumere rilevanza giuridica e un valore probatorio all'interno della pubblica amministrazione.

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