Il risparmio energetico in condominio

26 Giugno 2024

La presente scheda tecnica richiama i documenti elaborati da ENEA al fine del risparmio energetico. Risparmiare energia è possibile grazie alle tecnologie innovative e alla promozione di una cultura sull'uso intelligente.

Le principali misure amministrative e comportamentali

Con proprio comunicato del 21 settembre 2022, l'ENEA, in concomitanza con la presentazione del Piano nazionale di contenimento dei consumi di gas naturale da parte del Ministero della Transizione Ecologica, ha proposto una serie di indicazioni pratiche per i cittadini chiamati all'adempimento degli obiettivi prefissati.

Secondo lo studio di ENEA (Azioni Amministrative e Comportamentali per la riduzione del Fabbisogno Nazionale di Gas Metano di maggio 2022), il settore residenziale è responsabile attualmente di circa il 30% dei consumi finali di energia e del 12% delle emissioni dirette di CO2 del nostro Paese dovuto essenzialmente alla climatizzazione degli ambienti e all'utilizzo di acqua calda sanitaria. Questi dati mostrano un significativo potenziale di riduzione dei consumi per rispettare gli obblighi di risparmio energetico decisi dall'Unione Europea e ad accelerare il percorso di decarbonizzazione intrapreso dal nostro Paese per contrastare i cambiamenti climatici. In tale contesto, il presente rapporto tecnico contiene la valutazione di una serie di misure destinate al settore residenziale, finalizzate al contenimento dei consumi di gas negli edifici e che d'altra parte possono fornire un importante contributo alla mitigazione degli effetti dell'attuale crisi energetica internazionale. Le misure sono distinte in due categorie principali per le quali si sono analizzate, con il supporto di modelli di simulazione, le ricadute in termini di consumi:

  • Misure amministrative imposte con provvedimenti normativi;
  • Misure comportamentali legate ai comportamenti degli utenti.

In evidenza

Misure amministrative

Mirano alla riduzione dei consumi regolamentando il funzionamento degli impianti di riscaldamento. In particolare, la modifica della vigente regolamentazione della temperatura e dell'orario di accensione invernale può essere attuata per mezzo di un decreto del Ministro della Transizione Ecologica visto il combinato disposto del “Piano di Emergenza del sistema italiano del gas naturale” (Allegato 2 al decreto ministeriale 18 dicembre 2019) e dell'art. 2 “Disposizioni per l'adozione di misure preventive necessarie alla sicurezza del sistema nazionale del gas naturale” del d.l. n. 16/2022. La modifica strutturale dei periodi di accensione dovrà essere attuata attraverso la revisione del d.P.R. n. 74/2013, anche se all'art. 5 del medesimo decreto, in deroga a quanto previsto dall'art. 4, viene data facoltà ai Sindaci, con propria ordinanza, di ampliare o ridurre, a fronte di comprovate esigenze, i periodi annuali di esercizio e la durata giornaliera di attivazione degli impianti termici, nonché stabilire riduzioni di temperatura ambiente massima consentita sia nei centri abitati sia nei singoli immobili.

Misure comportamentali

Trattasi di misure:

- che richiedono un investimento iniziale da parte degli utenti;

- a costo zero in quanto legate unicamente alla modifica delle abitudini quotidiane;

- relative al riscaldamento invernale, al raffrescamento estivo, all'utilizzo di gas per cucina e acqua calda sanitaria;

- relative alla sostituzione e all'utilizzo di elettrodomestici, alla sostituzione e all'utilizzo dell'impianto di illuminazione.

Lo studio elaborato da ENEA approfondisce due specifiche linee di azione, ovvero misure “comportamentali” e misure “amministrative” con particolare riferimento al riscaldamento invernale.

A titolo esemplificativo, a livello amministrativo:

- l'abbassamento di 1 °C dei termostati, dai 20° abituali a 19° per ottenere un risparmio medio nazionale del combustibile per riscaldamento domestico del 10,7%;

- la riduzione di un'ora al giorno dell'accensione può contribuire ad una diminuzione del 3,6% del consumo;

- attuando in contemporanea queste due misure e aggiungendo anche la riduzione di 15 giorni del periodo di accensione, il risparmio può arrivare al 17,5%, pari a circa 2,7 miliardi di metri cubi di gas (1,65 miliardi dalla diminuzione di 1°C e 550 milioni dalla riduzione di un'ora giornaliera). Sul fronte delle bollette, queste proposte possono originare un risparmio complessivo, calcolato ai prezzi attuali, di 178 €/anno per famiglia.

A livello comportamentale, invece:

- l'utilizzo delle pompe di calore elettriche già installate per il condizionamento estivo anche per il riscaldamento invernale, la riduzione dell'uso del gas per acqua calda sanitaria e cucina, il minor consumo di energia elettrica grazie a un uso migliore degli elettrodomestici possono portare ad un risparmio di 3,6 miliardi di metri cubi/anno;

- ulteriori 0,4 miliardi possono essere risparmiati con la sostituzione di elettrodomestici e climatizzatori con modelli ad alta efficienza e l'installazione di un'illuminazione a LED.

Risparmio di energia termica nel condominio

Lo studio riportato dalla guida di ENEA di ottobre 2021 (Ripartizione delle spese dei consumi di energia termica nei condomini), fornisce:

- una specifica informativa agli utenti riguardo la ripartizione delle spese negli impianti termici centralizzati;

- indicazioni sulle opportunità di risparmio ed efficientamento energetico connesse al rispetto del decreto e sulle sanzioni in merito alla mancata applicazione;

- specifici casi esemplificativi atti a comprendere meglio la ripartizione delle spese e la finalità della direttiva europea e del collegato decreto.

La Guida, redatta da ENEA e approvata dal Ministero della Transizione Ecologica ai sensi dell'art. 9, comma 5-quater, del d.lgs. n. 102/2014 è rivolta principalmente al cittadino che si trova nelle condizioni di dover applicare quanto stabilito dal decreto, ma anche a tutte le altre figure coinvolte nel processo decisionale (amministratori di condominio, tecnici, ecc.) riguardante la contabilizzazione e la ripartizione delle spese energetiche. In merito ai consumi, la guida spiega che l'obbligo di installazione dei sistemi di contabilizzazione e ripartizione dei consumi, unitamente ai dispositivi per la regolazione, deriva dalla necessità di efficientamento energetico degli edifici, che rappresentano uno dei settori a maggior consumo di energia a livello mondiale. Difatti, l'Unione Europea, ribadendo l'importanza dell'efficienza energetica, con lo slogan Energy Efficiency First (Efficienza Energetica al Primo Posto) ha, tra l'altro, sottolineato ancora una volta il ruolo fondamentale delle disposizioni relative alla contabilizzazione e alla ripartizione (Metering and billing) per rendere trasparenti per gli utenti i benefici di comportamenti e scelte di consumo energetico informato. La contabilizzazione dei consumi offre infatti importanti vantaggi per gli utenti, sia in termini di gestione del proprio impianto, che di consapevolezza riguardo ai consumi energetici. La consapevolezza, in particolar modo, è una componente fondamentale nella definizione dei comportamenti energetici. Un utente non informato difficilmente saprà adottare comportamenti energeticamente virtuosi, poiché, solo attraverso la conoscenza delle informazioni di consumo, si possono intraprendere azioni verso una gestione consapevole e oculata del proprio impatto energetico ed ambientale.

Il beneficio dell'installazione di tali sistemi è stato valutato in diversi studi europei e nazionali e quantificato nell'ordine del 10-15% di risparmio energetico su base annua, a seconda delle caratteristiche della campagna sperimentale e dell'utenza oggetto della sperimentazione. Dai risultati è emerso che il beneficio medio nazionale è pari a circa l'11%, con una variabilità molto elevata presumibilmente dovuta alla diversità delle condizioni climatiche e di altre variabili.

Premesso quanto innanzi esposto, il beneficio in commento deriva da due contributi:

- oggettivo, dato dall'installazione di un sistema di regolazione della temperatura (termostati di zona, valvole termostatiche manuali o automatiche etc.). L'installazione di questi sistemi - peraltro, obbligatoria nel caso di contabilizzazione indiretta con ripartitori/totalizzatori - è fortemente raccomandata, al fine di ottenere un maggiore risparmio di energia e del relativo costo.

In evidenza

Si pensi ad esempio agli edifici situati in zone climatiche miti: anche in stagione pienamente invernale, i contributi al riscaldamento apportati dalla radiazione solare nelle ore centrali della giornata, potrebbero facilmente causare un “surriscaldamento” dell'ambiente nelle ore di accensione dell'impianto. Lo stesso si applica in ambienti (quali la cucina), dove le attività umane e non (ad esempio, la presenza di pc, elettrodomestici, fuochi a gas, piastre riscaldate etc.) potrebbe determinare un innalzamento eccessivo della temperatura. In assenza di un sistema di regolazione, il corpo scaldante continuerebbe a fornire energia costringendo l'utente ad aprire le finestre (azione assolutamente da evitare) per riportare la temperatura a livelli accettabili. In questo caso, come riportato dalla citata guida di Enea, “il solo effetto dell'uso di sistemi di termoregolazione potrebbe generare un beneficio fino al 20% in climi miti mediterranei”.

- Soggettivo, dovuto essenzialmente all'utente (consapevolezza) e dipende da molteplici fattori (sensibilità personale, potenzialità di spesa, coinvolgimento ecc.). È possibile aumentare la consapevolezza degli utenti attraverso: la definizione di criteri appropriati di ripartizione delle spese, la fatturazione frequente e la telelettura.

In evidenza

L'adozione di un giusto criterio di ripartizione delle spese risulta un compromesso tra un criterio di responsabilità, per cui ogni utente deve pagare l'energia che effettivamente consuma (consumo volontario), e un criterio di equità, per il quale occorre tenere presente le perdite energetiche inevitabili (consumo involontario) dovute alle caratteristiche del sistema edificio/impianto. Ovviamente, un utente sarà tanto più consapevole quanto più frequentemente ed in maniera coinvolgente l'informazione gli verrà presentata. Pertanto, come sottolineato da Enea, “ove possibile, è fortemente consigliato affiancare ai sistemi di ripartizione, contabilizzazione e telelettura, dei sistemi di informazione innovativi (piattaforme web, APP dedicate, display in-home) specificamente progettati per informare gli utenti in maniera semplice e coinvolgente, ai fini dell'ottenimento del massimo beneficio energetico”.

Ai fini del raggiungimento dei citati obbiettivi, il d.lgs. n. 102/2014 e s.m.i. stabilisce la priorità dell'installazione di contatori individuali, cioè di sotto-contatori diretti di energia termica, nel caso in cui questa sia tecnicamente ed economicamente fattibile e consente, in alternativa, l'installazione di sistemi indiretti di contabilizzazione del calore individuali (e.g. ripartitori di calore), unitamente ai sistemi di termoregolazione, per quantificare il consumo di calore in corrispondenza di ciascun corpo scaldante. Ad esempio, l'utilizzo dei sistemi diretti (sotto-contatori) è tecnicamente inapplicabile negli edifici con impianti a distribuzione verticale (cioè a colonne) e potrebbe essere non efficiente dal punto di vista economico (risparmio energetico inferiore alla spesa necessaria) quando ad esempio le tubazioni di mandata e ritorno dell'impianto dei singoli appartamenti non possono essere facilmente intercettate e sono necessarie rilevanti opere idrauliche e murarie. Eventuali casi di impossibilità tecnica dell'installazione dei sistemi di contabilizzazione o di inefficienza in termini di costi e sproporzione rispetto ai risparmi energetici potenziali, devono essere dettagliatamente descritti e giustificati in apposita relazione tecnica a firma di un progettista o tecnico abilitato che contenga gli elementi di esonero dall'obbligo di installazione.

Per un maggiore approfondimento dell'argomento in commento, si rinvia alla scheda tecnica “I nuovi criteri di ripartizione delle spese energetiche in condominio” (in IUS Condominio e locazione, www.ius.giuffrefl.it).

L'efficienza energetica con il sistema a cappotto

La riduzione degli sprechi energetici e la riqualificazione edilizia sono temi che vanno di pari passo e, finalmente, sono diventati prioritari anche in Italia. Dunque, per diminuire i consumi energetici delle abitazioni, cappotto termico e risparmio energetico vanno ormai a braccetto. Il cappotto termico, infatti, è uno tra gli strumenti migliori per l'efficienza energetica degli edifici, assicurando confort abitativo e risparmi in bolletta. Difatti, il cappotto termico è un sistema di isolamento termico dell'edificio che garantisce la coibentazione, isolando dal freddo e dal caldo, e quindi ottimizza le prestazioni energetiche dell'immobile. Isolare e proteggere la casa dal freddo e dal caldo si traduce in un maggior confort abitativo e in una riduzione dei consumi e, quindi, degli importi in bolletta. Inoltre, consente all'immobile di migliorare la propria classe energetica, acquisendo più valore sul mercato.

Premesso quanto innanzi esposto, come evidenziato da Cortexa, il consorzio italiano per il sistema a cappotto, gli edifici sono responsabili del 40% dei consumi di energia e del 36% delle emissioni di CO2 in Europa. Da questo punto di vista, gli interventi di riqualificazione con Sistema a Cappotto sono strategici e indispensabili per la transizione ecologica ed energetica italiana, rappresentando una delle principali opportunità di efficientamento energetico e riduzione dell'inquinamento. Ebbene, come riportato dal sito di Cortexa, la produzione del Sistema a Cappotto richiede una quantità di energia di gran lunga inferiore di quella che consente di risparmiare lungo il ciclo di vita. Per fornire degli esempi concreti di risparmio, i tecnici del consorzio hanno considerato dei casi di applicazione del solo Sistema a Cappotto con calcolo del risparmio secondo la legislazione vigente relativa ai limiti di trasmittanza termica delle pareti opache verticali e orizzontali (Allegato E, Decreto “Requisiti Tecnici” 5/10/2022). A questo proposito, Cortexa ha elaborato il presente grafico:

(immagine presente in www.cortexa.it/crisi-energetica-la-posizione-di-cortexa)

Per l'analisi in commento, Cortexa ha utilizzato edifici con caratteristiche costruttive utilizzate normalmente nel nostro Paese negli anni 1970-80: tamponamenti esterni senza isolamento termico, serramenti in legno con vetro singolo, coperture non isolate; valori di disperdimento energetico pari a 120 Kwh/mq anno. Dunque, secondo il Consorzio italiano, dall'esempio esposto, “il risparmio è notevole e avviene in funzione della tipologia dell'edificio. I risparmi ottenibili sono differenti in base ai rapporti tra le superfici esposte e i volumi interessati. Il risparmio maggiore è più evidente nelle zone con i climi più freddi”.

Infine, come riportato dal Presidente di Cortexa “Un sistema a cappotto realizzato secondo rigorosi criteri di qualità … permette di mantenere inalterate nel tempo le prestazioni di isolamento termico e, di conseguenza, di alleggerire in modo considerevole le bollette, sia per il riscaldamento che per il raffrescamento…”.

I consigli di ENEA sul risparmio energetico

Con propria guida del 20 marzo 2022, in occasione della “Giornata Internazionale del risparmio energetico”, ENEA ha elaborato un vademecum di regole per risparmiare sui consumi di energia e abbattere i costi in bolletta. In pratica, a cura del Dipartimento Unità Efficienza energetica dell'Agenzia, la guida contiene buone pratiche da applicare ed errori da evitare: 10 consigli riguardano l'uso efficiente del riscaldamento (decalogo riscaldamento) e altri 10 l'uso ‘intelligente' dell'energia.

Risparmio energetico immobiliare

Utilizzare lampadine a risparmio energetico

La tecnologia LED permette un grande risparmio energetico in quanto, a parità di potenza assorbita, produce una luce 5 volte superiore rispetto alle classiche lampadine a incandescenza e alogene.

Migliorare la coibentazione dell'abitazione

La realizzazione di un isolamento termico a cappotto dell'involucro e in particolare la coibentazione della copertura, riducono le dispersioni tra il 40 e il 50%.

Isolamento di tetto e soffitto

È bene partire dai soffitti delle stanze, isolandoli bene con una giusta controsoffittatura, che può farti risparmiare fino al 20% di energia.

Utilizzare serramenti a doppi vetri

Un altro passo molto importante per la coibentazione dell'abitazione, oltre alla realizzazione del cappotto, è la sostituzione dei vecchi serramenti. Questi dovranno essere realizzati: in materiali altamente coibentanti come ad esempio PVC e legno a taglio termico; con vetri doppi o tripli in base alle esigenze climatiche e camera d'aria con argon; con una particolare attenzione all'insonorizzazione e al comfort acustico interno dell'abitazione.

Ridurre l'utilizzo di acqua calda

Per ridurre ulteriormente i consumi è importante chiudere l'acqua quando ci si insapona o quando si fanno trattamenti tipo balsamo o maschere; un ulteriore risparmio si può ottenere installando frangi getto o riduttori di flusso su rubinetti e doccette.

Preferire apparecchi elettronici di classe energetica superiore

Sostituendo una lavatrice di 20 anni fa con una odierna in classe A si potrebbe ottenere un risparmio di energia elettrica del 35%; prendendo invece in considerazione la sostituzione di un frigorifero si potrebbe arrivare fino al 40%.

Utilizzare le ciabatte multipresa

Riunire tutte le spine degli apparecchi elettronici in una ciabatta multi-presa con un interruttore annesso, in modo da poter spegnere tutti con un unico gesto se non utilizzati.

Non lasciare la luce accesa inutilmente

È sempre buona abitudine spegnere la luce e tutti gli apparecchi elettronici che si stavano utilizzando. Durante il giorno invece è importante sfruttare al massimo la luce del sole, cercando di tenere il più possibile le luci spente. Esistono inoltre da tempo sistemi di domotica più sofisticati per la gestione non solo di luci ma anche, ad esempio, di tapparelle e tende

Realizzare impianti di generazione di energia rinnovabile

La realizzazione di un impianto che sfrutta le energie rinnovabili è molto utile nella produzione di energia elettrica o termica. Questi sistemi, se ben combinati tra loro, possono permettere alle abitazioni di essere completamente indipendenti dalle forniture esterne di corrente elettrica e/o altri combustibili. Questi tipi di impianti possono sfruttare diverse fonti rinnovabili come ad esempio il sole, il vento, l'acqua. Uno dei sistemi più diffusi è l'impianto solare fotovoltaico, l'impianto mini eolico, e, infine, il sistema geotermico.

Effettuare la manutenzione degli impianti

È la regola numero uno in termini di sicurezza, risparmio e attenzione all'ambiente. Infatti, un impianto consuma e inquina meno quando è regolato correttamente, con filtri puliti e senza incrostazioni di

calcare.

Controllare la temperatura degli ambienti

La normativa prevede una temperatura fino a 22°C, ma 19°C sono più che sufficienti a garantire il comfort necessario. Ogni grado in più comporta consumi di energia significativi, con conseguente aggravio in bolletta.

Fare attenzione alle ore di accensione dei riscaldamenti

È inutile tenere acceso l'impianto termico di giorno e di notte. In un'abitazione efficiente, il calore che le strutture accumulano quando l'impianto è in funzione garantisce un sufficiente grado di confort anche nel periodo di spegnimento.

Schermare le finestre durante la notte

Chiudendo persiane e tapparelle o mettendo tende pesanti si riducono le dispersioni di calore verso l'esterno

Evitate ostacoli davanti e sopra i termosifoni e non lasciare le finestre aperte a lungo

Collocare tende, mobili o schermi davanti ai termosifoni o usarli come stendibiancheria è fonte di sprechi in quanto ostacola la diffusione del calore. È invece opportuno, inserire un pannello riflettente tra parete e termosifone, specie nei casi in cui il calorifero è incassato nella parete riducendone spessore e grado di isolamento.

Fare il check-up dell'immobile

La valutazione di un tecnico sul grado di efficienza di un immobile, effettuata tramite la diagnosi energetica o l'attestato di prestazione energetica (APE) consente di determinare gli interventi più convenienti per contenere consumi e costi.

Dotare il proprio impianto di una centralina di regolazione della temperatura

È indispensabile dotare il proprio impianto di una centralina di regolazione automatica della temperatura che evita inutili picchi o sbalzi di potenza.

Utilizzare valvole termostatiche

Queste apparecchiature servono a regolare il flusso dell'acqua calda nei termosifoni e consentono di non superare, negli ambienti dove sono installate, la temperatura media dell'intero appartamento, specie nelle stanze esposte a sud.

Utilizzare un sistema di contabilizzazione del calore

Consente di gestire in autonomia il riscaldamento del proprio appartamento e permette al singolo utente di risparmiare e di pagare solo in base al consumo effettivo. Per usufruirne è necessario installare dispositivi di misura del calore sui radiatori o nei tubi di

collegamento dell'appartamento all'impianto di riscaldamento centralizzato e valvole termostatiche nei singoli radiatori. La legge ne ha reso obbligatoria l'installazione nei condomini e negli edifici polifunzionali riscaldati da impianto centralizzato.

Sostituire la caldaia esistente con una caldaia a condensazione

Le caldaie a condensazione si distinguono dalle caldaie tradizionali perché raggiungono un'efficienza più alta e garantiscono un risparmio energetico oltre che economico, in quanto i costi di riscaldamento si riducono. Un'ottima soluzione è tuttavia abbinare una caldaia a condensazione ad impianti di riscaldamento a bassa temperatura (es. pannelli radianti a pavimento: temperatura massima di mandata pari a 35°C), che hanno temperature di funzionamento ottimali per sfruttare al massimo il principio della condensazione del vapore acqueo presente nei fumi.

Sbrinare regolarmente frigoriferi e congelatori

Un frigorifero sbrinato ha un'efficienza energetica maggiore. Ma se il frigorifero è vicino al forno o in una stanza calda consuma fino a un 10% in più. Il suggerimento è dunque quello di posizionare adeguatamente i frigoriferi e i congelatori.

Oltre a ciò, ENEA con il medesimo comunicato stampa del 21 settembre 2022, ha predisposto ulteriori guide di risparmio per uffici e negozi.

Quanto agli uffici, il consiglio per risparmiare è:

- prediligere le scale al posto dell'ascensore;

- utilizzare lampadine a basso consumo;

- installare sistemi di controllo intelligenti;

- privilegiare soluzioni cloud per l'archiviazione;

- in inverno impostare la temperatura intorno ai 18°C e spegni il riscaldamento un'ora prima;

- in estate spegnere il climatizzatore un'ora prima di uscire dall'ufficio e valuta l'utilizzo della modalità deumidificazione;

- installazione delle funzioni per il risparmio energetico sul PC;

- ottimizzare l'impiego delle stampanti;

- controllare l'impianto ed effettua sempre la manutenzione obbligatoria.

In merito ai negozi, invece, il consiglio è:

- spegnere l'insegna durante il periodo notturno;

- utilizzare lampadine a basso consumo;

- installare sistemi di controllo intelligenti

- durante l'orario di apertura al pubblico e con gli impianti di riscaldamento o raffrescamento accesi, mantieni chiusa la porta di ingresso;

- controllare i dispositivi a barriera d'aria;

- in inverno impostare la temperatura intorno ai 18°C e spegni il riscaldamento un'ora prima;

- in estate spegnere il climatizzatore un'ora prima di uscire dall'ufficio e valuta l'utilizzo della modalità deumidificazione;

- staccare dalla presa elettrica gli apparecchi e i monitor pubblicitari durante le ore di chiusura. Usare una presa multipla per raggruppare computer e periferiche;

- utilizzare schermi o pellicole solari;

- controllare l'impianto ed effettua sempre la manutenzione obbligatoria

Piano nazionale di contenimento dei consumi di gas naturale

Secondo il dossier elaborato dal Ministero della Transizione Ecologica, il conflitto tra Russia e Ucraina, tenuto conto dell'importante ruolo svolto dal gas russo nella copertura del fabbisogno nazionale di gas naturale, ha posto la necessità di adottare misure d'urgenza per garantire la sicurezza degli approvvigionamenti nazionali. Tali misure, adottate immediatamente a ridosso dello scoppio del conflitto, sono state volte prioritariamente a:

a) assicurare un elevato grado di riempimento degli stoccaggi per l'inverno 2022- 2023, considerate la rilevante funzione dello stoccaggio nella copertura dei fabbisogni nazionali di gas nel corso dell'inverno e le ripercussioni in caso di anticipata interruzione di flussi dalla Russia in termini di mancato o insufficiente riempimento;

b) diversificare rapidamente la provenienza del gas importato, massimizzando l'utilizzo delle infrastrutture disponibili e aumentando contestualmente la capacità nazionale di rigassificazione di GNL.

Il MITE ha nel frattempo avviato un monitoraggio quotidiano del riempimento progressivo delle capacità allocate nonché delle giacenze mensili minime da raggiungere, così da rispettare la curva tecnica ottimale di riempimento mensile e intervenire su eventuali scostamenti. Infatti, in relazione alle modalità tecniche e ai vincoli con cui avviene l'iniezione in stoccaggio, ogni mese deve essere raggiunto un livello di giacenza coerente con l'obiettivo del 90%, ferma restando la massima capacità iniettiva giornaliera. Le iniziative risultano complementari alle numerose misure già in corso del Governo per aumentare la produzione di energia elettrica rinnovabile e di gas rinnovabili (biometano e idrogeno) attraverso l'accelerazione delle procedure di installazione e il supporto agli investimenti, anche tramite le riforme e le risorse previste nel PNRR. Nei piani del Governo lo sviluppo delle fonti rinnovabili rimane infatti un fattore strategico, in quanto consente di ridurre in modo strutturale la domanda di gas oltre che le emissioni di CO2.

Si prevede pertanto lo sviluppo di impianti per la produzione di energia elettrica rinnovabile offshore e onshore, per circa 8 GW l'anno a regime dal 2023. Pertanto, il Governo continua a confermare gli impegni di decarbonizzazione per il 2030, i quali assumono in questa fase un'ulteriore rilevanza ai fini strategici dell'aumento della indipendenza energetica. L'insieme delle misure di diversificazione sopra descritte (secondo quanto riportato nel presente dossier) consentirà nel medio termine (a partire dalla seconda metà del 2024) di ridimensionare drasticamente la dipendenza dal gas russo, e comunque di ridurre l'uso del gas in generale. Ferme restando tali iniziative, nel breve termine, al fine di risparmiare gas e evitare il più possibile un eccessivo svuotamento degli stoccaggi nazionali anche in previsione della stagione 2023-2024, è comunque opportuno attuare un Piano nazionale di contenimento dei consumi di gas, in linea con le indicazioni della Commissione europea, così come recentemente definite nel Regolamento (UE) 2022/1369 del 5 agosto 2022.

Indicazioni essenziali per una corretta impostazione degli impianti di riscaldamento a gas

Nel mese di ottobre 2022, ENEA ha presentato un vademecum per il cittadino avente ad oggetto le “Indicazioni essenziali per una corretta impostazione degli impianti di riscaldamento a gas”.

Il presente vademecum è stato realizzato in accordo a quanto previsto dall'art. 1 comma 8 del Decreto del Ministero della Transizione Ecologica n. 383 del 6 ottobre 2022 sul risparmio energetico, con l'obiettivo di agevolare l'attuazione delle misure di contenimento dei consumi di gas metano per riscaldamento indicate per la stagione invernale 2022-2023.

In evidenza

Quindi, nell'ambito del “Piano nazionale di contenimento dei consumi di gas naturale”, pubblicato nel Settembre 2022 con lo scopo di mitigare gli effetti dell'attuale crisi energetica internazionale, il Ministero della Transizione Ecologica ha emanato il Decreto sul Risparmio Energetico n. 383 del 6 Ottobre 2022, che definisce i nuovi limiti temporali di esercizio degli impianti termici di climatizzazione alimentati a gas naturale e la riduzione di un grado dei valori massimi delle temperature degli ambienti riscaldati, da applicare per la stagione invernale 2022-23.

Le misure di risparmio previste dal Decreto si applicano a tutti gli impianti di riscaldamento alimentati a gas naturale, mantenendo escluse le utenze più sensibili per la funzione svolta, quelle per cui le autorità indicate dalla normativa abbiano già concesso deroghe motivate, gli impianti inseriti in particolari contesti e con determinati assetti e gli edifici dotati di impianti alimentati prevalentemente a energie rinnovabili (che rispettano gli obblighi di utilizzo di impianti a fonti rinnovabili di cui all'Allegato 3 del decreto legislativo 8 novembre 2021, n.199). Il documento, rivolto al cittadino che si trova nelle condizioni di dover applicare quanto stabilito dal decreto, contiene le indicazioni essenziali per una corretta gestione degli impianti di riscaldamento domestici. In particolare sono incluse indicazioni:

  • per l'accensione e lo spegnimento dell'impianto all'inizio e alla fine della stagione di riscaldamento;
  • sulla regolazione della temperatura di mandata degli impianti di riscaldamento;
  • per la regolazione della temperatura dell'acqua calda sanitaria;
  • per l'impostazione degli orari di accensione degli impianti di riscaldamento;
  • sui corretti comportamenti quotidiani e su modalità e tempi per garantire il necessario
  • ricambio d'aria negli ambienti climatizzati.

a) Prescrizioni per la stagione invernale 2022-2023

Il d.m. n. 383/2022 prevede che per la stagione invernale 2022-2023 l'attivazione degli impianti di riscaldamento alimentati da gas metano sia ridotta di 15 giorni complessivi e di un'ora al giorno rispetto a quanto stabilito in precedenza dal d.P.R. n. 74/2013 per ogni zona climatica.

LIMITAZIONI

ZONA CLIMATICA

PERIODO ACCENSIONE

ORARIO

ZONA A

dall'8 dicembre al 7 marzo

5 ORE giornaliere

ZONA B

dall'8 dicembre al 23 marzo

7 ORE giornaliere

ZONA C

dal 22 novembre al 23 marzo

9 ORE giornaliere

ZONA D

dall'8 novembre al 7 aprile

11 ORE giornaliere

ZONA E

dal 22 ottobre al 7 aprile

13 ORE giornaliere

ZONA F

NESSUNA LIMITAZIONE

ECCEZIONI

Le disposizioni relative alla riduzione del periodo di accensione di 15 giorni e alla riduzione dell'accensione giornaliera di un'ora non si applicano (art. 1, comma 4, d.m. n. 383/2022):

a) Agli edifici adibiti a ospedali, cliniche o case di cura e assimilabili ivi compresi quelli adibiti a ricovero o cura di minori o anziani, nonché alle strutture protette per l'assistenza ed il recupero dei tossicodipendenti e di altri soggetti affidati a servizi sociali pubblici;

b) Alle sedi delle rappresentanze diplomatiche e di organizzazioni internazionali, che non siano ubicate in stabili condominiali;

c) Agli edifici adibiti a scuole materne e asili nido;

d) Agli edifici adibiti a piscine, saune e assimilabili;

e) Agli edifici adibiti ad attività industriali ed artigianali e assimilabili, nei casi in cui ostino esigenze tecnologiche o di produzione.

Le limitazioni relative alla sola durata giornaliera di attivazione non si applicano nei seguenti casi (art. 1, comma 5, d.m. n. 383/2022):

a) Edifici adibiti a uffici e assimilabili, nonché edifici adibiti ad attività commerciali e assimilabili, limitatamente alle parti adibite a servizi senza interruzione giornaliera delle attività;

b) Impianti termici al servizio di uno o più edifici dotati di circuito primario, volti esclusivamente ad alimentare gli edifici di cui alle deroghe previste al comma 4, per la produzione di acqua calda per usi igienici e sanitari, nonché al fine di mantenere la temperatura dell'acqua nel circuito primario al valore necessario a garantire il funzionamento dei circuiti secondari nei tempi previsti;

c) Impianti termici al servizio di più unità immobiliari residenziali e assimilate dotati di gruppo termoregolatore pilotato da una sonda di rilevamento della temperatura esterna con programmatore

d) che consenta la regolazione almeno su due livelli della temperatura ambiente nell'arco delle 24 ore; questi impianti possono essere condotti in esercizio continuo purché il programmatore giornaliero venga tarato e sigillato per il raggiungimento di una temperatura degli ambienti pari a 16°C + 2°C di tolleranza nelle ore al di fuori della durata giornaliera di attivazione di cui al comma 2;

e) Edifici pubblici e privati che rispettino gli obblighi di utilizzo di impianti a fonti rinnovabili di cui all'Allegato 3, paragrafo 2, punto 1 del decreto legislativo 8 novembre.

b) Riduzione valori di temperatura dell'aria di 1°C (art. 1, comma 7, d.m. n. 383/2022)

Il decreto prevede inoltre che gli impianti termici di climatizzazione alimentati a gas naturale vengano regolati in maniera tale che i valori ammissibili di temperatura dell'aria interna siano ridotti di un grado rispetto a quanto indicato all'articolo 3, comma 1, del d.P.R. n.74/2013 (che imponeva 18°C, con due di tolleranza, per le attività industriali e artigianali e 20°C, sempre con due di tolleranza, per gli altri edifici).

Per la stagione invernale 2022-2023, la media ponderata delle temperature dell'aria, misurate nei singoli ambienti riscaldati di ciascuna unità immobiliare, non deve pertanto superare:

  • 17°C + 2°C di tolleranza per gli edifici adibiti ad attività industriali, artigianali e assimilabili;
  • 19°C + 2°C di tolleranza per tutti gli altri edifici, compresi quelli residenziali.

Si noti che l'utente sarà chiamato a impostare una temperatura non superiore ai 19°C all'interno del proprio appartamento: qualora la temperatura rilevata fosse superiore a questo valore (ad esempio, per via di imprecisioni nella regolazione del sistema), un margine di 2°C è tollerato.

ECCEZIONI

La misura si applica a tutti gli impianti di riscaldamento alimentati a gas naturale con le seguenti eccezioni (art. 1, comma 11, d.m. n. 383/2022):

a) Edifici adibiti a ospedali, cliniche o case di cura e assimilabili, ivi compresi quelli adibiti a ricovero o cura di minori o anziani, nonché le strutture protette per l'assistenza e il recupero dei tossico-dipendenti e di altri soggetti affidati a servizi sociali pubblici, limitatamente alle zone riservate alla permanenza e al

trattamento medico dei degenti o degli ospiti;

b) Edifici adibiti a piscine, saune e assimilabili, le sedi delle rappresentanze diplomatiche e di organizzazioni internazionali non ubicate in stabili condominiali, per i quali le autorità comunali abbiano già concesso deroghe motivate ai limiti di temperatura dell'aria di cui al d.P.R n. 74/2013, basate su elementi oggettivi o esigenze legate alla specifica destinazione d'uso;

c) Edifici adibiti ad attività industriali, artigianali e assimilabili per i quali le autorità comunali abbiano già concesso deroghe ai limiti di temperatura dell'aria, motivate da esigenze tecnologiche o di produzione che richiedano temperature diverse dai valori limite di cui al d.P.R. n. 74/2013 o dalla circostanza per cui l'energia termica per la climatizzazione invernale degli ambienti derivi da sorgente non convenientemente utilizzabile in altro modo;

d) Edifici pubblici e privati che rispettino gli obblighi di utilizzo di impianti a fonti rinnovabili di cui all'Allegato 3, paragrafo 2, punto 1 del decreto legislativo 8 novembre 2021, n.199 e che pertanto siano dotati di impianti alimentati prevalentemente a energie rinnovabili.

c) Indicazioni pratiche per la regolazione degli impianti

Negli impianti autonomi, le nuove date di attivazione e spegnimento dell'impianto indicate per ciascuna zona climatica per la stagione 2022-23 dal d.m. n. 383/2022 dovranno essere settate dagli abitanti stessi ciascuno per il proprio appartamento. Qualora si disponga di un dispositivo, come un cronotermostato, in grado di programmare la data di attivazione e di spegnimento della caldaia, si dovrà modificare la data di accensione secondo le nuove indicazioni. In alternativa, l'avvio e lo spegnimento dell'impianto a inizio e fine stagione di riscaldamento dovranno essere gestiti manualmente, agendo sul pannello di controllo della caldaia. A fine stagione:

  • se la caldaia funziona solo per il riscaldamento, dovrà essere spenta o messa in OFF;
  • se la caldaia funziona per riscaldamento e produzione di acqua calda sanitaria, dovrà restare spenta solo la parte relativa al riscaldamento. In questi casi, le caldaie sono spesso dotate di selettori manuali come quelli mostrati sotto, che permettono di settare la modalità “inverno” (che abiliterà le funzioni acqua calda sanitaria e riscaldamento); nel resto dell'anno, potrà selezionarsi la modalità “estate”.

In evidenza

Negli impianti autonomi, gli orari giornalieri di accensione devono essere settati dagli utenti. Quelli che dispongano di un cronotermostato in grado di programmare gli orari di funzionamento dovranno verificare che il numero di ore di attivazione dell'impianto si mantenga al di sotto del limite impostato dal d.m. n. 383/2022 per la propria zona climatica.

Negli impianti centralizzati, il responsabile (o il terzo responsabile incaricato) avrà il compito di programmare per l'intero edificio la data di avvio e chiusura della stagione di riscaldamento secondo le indicazioni del d.m.

In evidenza

Negli impianti centralizzati, il responsabile (o il terzo responsabile incaricato) avrà il compito di programmare per l'intero edificio anche gli orari d'avvio e spegnimento giornalieri dell'impianto nel rispetto delle indicazioni del d.m. n. 383/2022. Agli utenti sarà affidata la gestione della temperatura interna e dell'impianto secondo le proprie esigenze, ma sempre all'interno dalla finestra temporale d'accensione impostata a livello di edificio dal responsabile.

Qualora l'impianto sia utilizzato anche per la produzione di acqua calda a uso sanitario, il decreto suggerisce di impostare la temperatura in maniera da contenere i consumi energetici. È opportuno, in particolare, che la temperatura di produzione dell'ACS sia regolata sulla base della temperatura realmente desiderata: impostare valori più elevati richiede la miscelazione con acqua fredda, sprecando energia e favorendo la formazione di calcare nei tubi.

In evidenza

Nel caso di caldaie che producono anche acqua calda sanitaria, si consiglia di impostare il regolatore della temperatura di mandata a un valore massimo di 45°C per ragioni di efficienza energetica. Ciò corrisponde a una posizione intermedia del regolatore. Tale regolatore può trovarsi direttamente sulla caldaia (qui è in genere un regolatore con l'icona di un rubinetto) o è possibile agire tramite il controllo remoto, installato all'interno dell'abitazione.

d) Impianti non provvisti di sistemi di termoregolazione

Si tratta di impianti che non sono stati ancora adeguati (del tutto o in parte) alle prescrizioni del d.P.R. n. 412/1993, relative all'installazione di sistemi di termoregolazione su impianti autonomi e centralizzati nuovi od oggetto di ristrutturazione, né a quelle del d.lgs. n. 102/2014, relative agli obblighi di installazione di sistemi di termoregolazione e contabilizzazione in impianti centralizzati. Il mancato adeguamento può essere dovuto alla presenza di impianti molto datati non oggetto di ristrutturazione negli ultimi trent'anni o alla presenza di impianti in deroga rispetto agli obblighi normativi di contabilizzazione per comprovata non fattibilità tecnico-economica dell'intervento. Per quegli impianti che non possiedono alcun sistema di regolazione automatica degli orari di accensione, le ore massime di funzionamento previste dal d.m. 383/2022 dovranno essere rispettate attraverso l'accensione e lo spegnimento manuale della caldaia. Quindi:

  • negli impianti autonomi: sarà l'abitante stesso ad accendere e spegnere giornalmente l'apposito interruttore, presente sulla caldaia o all'interno dell'abitazione;
  • negli impianti centralizzati: sarà il responsabile dell'impianto (o il terzo responsabile incaricato) ad eseguire la stessa operazione in centrale termica.

In evidenza

Per il rispetto dei limiti di temperatura imposti dal d.m. n. 383/2022, si raccomanda l'installazione di dispositivi per la termoregolazione sia per gli impianti autonomi che per quelli centralizzati. Qualora si scegliesse di installare un dispositivo con la possibilità di programmazione oraria (cronotermostato), non sarebbe più necessaria la gestione manuale dell'accensione e dello spegnimento giornaliero della caldaia.

e) I comportamenti quotidiani

È fondamentale che la corretta regolazione della temperatura interna degli ambienti sia accompagnata dall'attenzione ai comportamenti quotidiani. Comportamenti sbagliati rischiano infatti di creare inutili dispersioni di calore e di ridurre l'efficienza degli impianti di riscaldamento, sprecando energia e diminuendo il comfort delle abitazioni. Oltre a ciò, è importante:

  • la ventilazione degli ambienti interni (rinnovare l'aria che respiriamo permette di eliminare i batteri e le sostanze inquinanti);
  • mantenere il giusto livello di umidità nell'ambiente (un eccessivo tasso di umidità nei locali può generare fenomeni di condensa sulle pareti, successiva formazione di muffe e creare un ambiente non salubre per gli abitanti).

In evidenza

Per il ricambio del volume d'aria dell'abitazione sono necessari pochi minuti per 2-4 volte al giorno. Le abitazioni occupate tutto il giorno e da più persone dovranno essere ventilate con più frequenza rispetto a quelle poco vissute. La corretta impostazione degli impianti di riscaldamento – affiancata a una periodica manutenzione degli stessi – consentirà l'ottenimento di un significativo risparmio energetico in vista della stagione invernale, fondamentale per contrastare i cambiamenti climatici riducendo le emissioni di anidride carbonica e garantire la sicurezza degli approvvigionamenti nazionali riducendo la domanda di gas metano.

I consigli dell'amministratore di condominio: la determinazione della performance energetica dell'edificio condominiale e la pianificazione delle azioni

Nel mese di settembre 2023, Enea (italiainclassea.enea.it) ha pubblicato la Guida “Consigli per comunicare e diffondere i vantaggi degli interventi di efficienza energetica e ridurre i consumi. Guida per gli amministratori di condominio”. Da quanto appreso, spetta all'amministratore stimolare la realizzazione di una campagna di informazione rivolta al condomino, capace d'intercettare il maggior numero di partecipanti facendo leva sui condomini più autorevoli e attivi per aumentare significativamente l'efficacia della campagna:

  • punto di partenza per qualsiasi tipo d'iniziativa d'informazione e sensibilizzazione è l'analisi dei consumi storici;
  • se possibile, è molto utile procedere con un rilevamento più approfondito che prende il nome di diagnosi energetica;
  • è necessario informare i condomini sullo stato di conservazione dell'edificio, preferibilmente attraverso un professionista qualificato, capace di esporre le tipologie di impianti installati, le loro caratteristiche tecniche e tecnologiche, ma anche i comportamenti quotidiani più virtuosi da adottare e capaci d'incidere sui consumi finali in bolletta;
  • risulta strategico individuare i potenziali risparmi globali in termini di percentuale (%) e nel dettaglio quelli delle singole unità immobiliari (che cambiano per dimensione ed esposizione. Questo può essere ottenuto anche con l'ausilio di prospetti informativi configurati dall'ENEA.

A questo proposito, Enea suggerisce:

a) Campagna di sensibilizzazione in ambito condominiale e azioni per coinvolgere i condomini

Per garantire il successo alle diverse iniziative è necessario selezionare e fare leva sugli inquilini/ condomini maggiormente motivati e consapevoli che hanno la capacità d'influenzare e sensibilizzare gli altri inquilini/condomini sul miglioramento degli usi finali dell'energia. Assegnare ruoli e responsabilità potrebbe risultare un modo efficace per fare sentire più coinvolto chi vuole prendere parte all'iniziativa e creare al contempo dei referenti per il condominio. È importante monitorare costantemente l'andamento della campagna, in termini di feedback e coinvolgimento e dare evidenza ai condomini dei primi risultati conseguiti e degli obiettivi raggiunti. Qualora invece non ci fossero risultati significativi, occorre rivedere la pianificazione e individuare un modo diverso di procedere, magari partendo dalla comunicazione e dal linguaggio.

b) Definizione dei risultati raggiunti attraverso la campagna di sensibilizzazione in àmbito condominiale

A campagna avviata, è importante valutare il successo delle azioni intraprese dando evidenza di cosa sta funzionando e quali aspetti necessitano di ulteriore lavoro. Le prime azioni che possono portare a ottenere un iniziale risparmio riguardano il cambiamento di comportamento dei condomini.

A questo punto, l'amministratore dovrà:

- valutare se come primo obiettivo, in seguito alle indicazioni sui comportamenti virtuosi da intraprendere, si evidenziano anche dei risparmi in bolletta;

- seguire con un'attenta pianificazione degli incontri e dei passi da fare, la progettazione di interventi sull'edificio o che interessino la sostituzione degli impianti. (Questo processo richiederà più tempo e più incontri nel quale sarà opportuno avvalersi della presenza di professionisti o ditte edili che eseguiranno i lavori per affrontare le varie problematiche, risolvere i vari dubbi e criticità e dare ai condomini una garanzia di fattibilità. In seguito ai primi interventi è importante valutarne i risparmi conseguiti e rendere partecipi i condomini sulle scelte fatte e i risultati raggiunti affinché si possa per esempio continuare con altre azioni o programmare altri interventi per raggiungere standard più elevati di efficienza energetica dell'edificio);

mantenere alto il livello di interesse per avere un coinvolgimento costante e partecipativo e continua a comunicare messaggi anche dopo la campagna, informando e aggiornando sulle nuove opportunità legate agli incentivi per gli interventi di efficienza energetica (sarà possibile includere questi aggiornamenti insieme alle comunicazioni ordinarie rivolte ai condomini, facilitando e favorendo una conoscenza ampia e diffusa delle tematiche. Occorre inserire i temi legati all'efficienza energetica e ad eventuali nuovi incentivi negli incontri di Assemblea ordinaria, dando continuità alla discussione).

c) Interventi di efficienza energetica: informazioni utili da veicolare ai condomini

ISOLAMENTO DEL CAPPOTTO TERMICO

quando farlo

È indicato prevederlo in occasione di una manutenzione straordinaria o una ristrutturazione dell'edificio. È necessario organizzare un cantiere per l'esecuzione dei lavori, quindi occorre considerare come questo aspetto possa incidere sulla quotidianità di chi abita nell'appartamento e valutare se convenga farlo in contemporanea con altri lavori per ottimizzare la presenza del cantiere.

fattibilità dell'intervento

L'isolamento a cappotto è un intervento tecnicamente fattibile nella maggior parte dei casi. È particolarmente indicato quando le pareti esterne sono costituite da laterizi pieni o forati o blocchi di calcestruzzo. Occorre sempre verificare la compatibilità con eventuali decori presenti sulle facciate e lo stato di conservazione delle strutture preesistenti.

descrizione

Il sistema a cappotto prevede l'applicazione di un pannello isolante sulla facciata esterna della parete, opportunamente fissato, sul quale poi si realizza uno strato di intonaco.

scelta dei materiali

Deve essere realizzato con materiali dotati di ottime caratteristiche tecniche e meccaniche, capaci di resistere agli agenti atmosferici e caratterizzati da una bassa dispersione del calore.

benefici

Il cappotto è molto vantaggioso in termini di aumento dell'isolamento termico della parete e permette di migliorare il comfort termico ma anche acustico dei locali interni.

consigli e attenzioni

L'applicazione di un cappotto termico può essere l'occasione per migliorare le caratteristiche estetiche della facciata esterna, il comfort e l'efficienza energetica dell'edificio, riducendone i consumi energetici, sia invernali che estivi.

SOSTITUZIONE DEL GENERATORE DI CALORE

quando farlo

Quando il generatore di calore inizia a dar segni di malfunzionamento e ha un'età superiore ai 15 anni è utile valutarne la sostituzione. Con l'aumento dell'età cresce infatti il rischio di guasti e la sostituzione diventa quindi un intervento di manutenzione preventiva. Per questo intervento non è necessaria l'organizzazione di un cantiere edile.

descrizione

La sostituzione di un generatore di calore inefficiente con uno di ultima generazione consente di ridurre i consumi a parità di calore prodotto, perché permette anche di ridurre le perdite e gli sprechi. Tra le tecnologie disponibili, quella che offre le migliori prestazioni energetiche è quella a condensazione. Considerare che le caldaie a condensazione raggiungono rendimenti notevolmente superiori a quelle tradizionali.

benefici

Un generatore moderno ha un rendimento di combustione migliore e comporta delle perdite termiche notevolmente ridotte. Dal punto di vista energetico, occorre sostituire un generatore di calore obsoleto è comunque conveniente. Quando si fanno interventi di questo tipo, l'obiettivo dovrebbe essere quello di ottenere il massimo dell'efficienza, e ciò significa intervenire non solo sul generatore ma anche sull'impianto di riscaldamento per esempio, installando le valvole termostatiche sui radiatori dell'appartamento.

consigli e attenzioni

Si consiglia l'intervento di un progettista abilitato per valutare il corretto dimensionamento del generatore. La sostituzione del generatore può essere l'occasione per verificare l'intero sistema legato al generatore, come la conformità della rete del gas, il trattamento dell'acqua e la canna fumaria. Negli edifici esistenti i generatori sono quasi sempre sovradimensionati. Prima di sostituire un generatore di calore è quindi importante verificare la potenza termica effettivamente necessaria attraverso un calcolo energetico dell'intero edificio, aspetto che compete ad un progettista qualificato incaricato del lavoro.

SOSTITUZIONE DEGLI INFISSI

quando farlo

L'intervento può essere realizzato ogni volta che c'è la possibilità di sostituire degli infissi, soprattutto se in casa sono presenti infissi con un telaio in legno o alluminio e le finestre presentano un vetro singolo: in questo caso gli infissi che disperdono molto calore d'inverno e d'estate non garantiscono la migliore protezione dall'irraggiamento solare. È un intervento che viene realizzato in tempi brevi e non necessita di un cantiere edile.

sostituzione dell'intero serramento

Prevede la rimozione intera del vecchio serramento con l'installazione di uno nuovo, quindi composto da un telaio e da vetri nuovi e ad alte prestazioni energetiche. È un intervento costoso ma offre un maggior vantaggio in termini di riduzione delle dispersioni di calore (e quindi dei consumi), oltre a migliorare il comfort abitativo sia termico che acustico. Esistono delle soluzioni più economiche che permettono di intervenire su alcuni componenti dell'infisso senza che si renda necessaria la completa sostituzione, come:

  • Pellicole adesive

È l'intervento più economico e prevede l'applicazione di una pellicola adesiva sul vetro.

In commercio sono disponibili:

  • pellicole basso emissive che consentono di ridurre parte della dispersione di calore verso l'esterno (adatta per i climi freddi);
  • pellicole solari riflettenti che limitano l'ingresso della radiazione solare (adatta per i climi caldi).

  • Sostituzione dei vetri

Se il serramento è in buone condizioni è possibile sostituire soltanto il vetro con uno a più alto potere isolante. L'intervento più conveniente è quello che prevede la sostituzione del singolo vetro con un vetro doppio o triplo.

  • Strutture schermanti

Un altro intervento di facile realizzazione è quello che prevede l'applicazione di strutture schermanti o oscuranti davanti alle finestre (ad esempio: tende da sole, veneziane, tende a rullo, tende a bracci, persiane, avvolgibili, tapparelle). Queste strutture controllano l'irraggiamento solare e aumentano la resistenza termica dei serramenti. Inoltre consentono di regolare il livello di illuminazione naturale e artificiale all'interno dei locali. Contribuiscono al risparmio energetico sul condizionamento estivo, evitando il sovraccarico termico delle superfici vetrate, ponendosi come un ostacolo alla radiazione luminosa. Per chi abita in condominio, per l'installazione di strutture esterne potrebbe essere necessario richiedere un'autorizzazione al condominio stesso.

benefici

La sostituzione degli infissi migliora le condizioni termiche degli ambienti della casa sia durante la stagione invernale (riducendo le dispersioni di calore verso l'esterno) che estiva (permettendo un maggior controllo del calore che entra nell'abitazione). Inoltre, porta a ottenere un maggior controllo della luce naturale, da valutare in base alla localizzazione geografica e all'orientamento dell'appartamento, e una migliore insonorizzazione e comfort acustico interno dell'abitazione, grazie alle caratteristiche dei vetri (in genere doppi o tripli) installati.

d) Sistema di termoregolazione e contabilizzazione del calore

A seguito dell'ultima normativa (si rinvia l'approfondimento alla scheda “I nuovi criteri di ripartizione delle spese energetiche in condominio”), la ripartizione delle spese di riscaldamento deve essere effettuata sulla base del consumo effettivo. È prevista una quota totale di spesa “volontaria” (dovuta ai consumi effettivi volontari di tutti i condomini) ed una quota totale di spesa “involontaria” (dovuta alle dispersioni dell'impianto di distribuzione). In ogni caso la quota totale di spesa volontaria non può risultare per legge inferiore al 50 per cento.

In evidenza

Quindi, nell'ambito del “Piano nazionale di contenimento dei consumi di gas naturale”, pubblicato nel Settembre 2022 con lo scopo di mitigare gli effetti dell'attuale crisi energetica internazionale, il Ministero della Transizione Ecologica ha emanato il Decreto sul Risparmio Energetico n. 383 del 6 Ottobre 2022, che definisce i nuovi limiti temporali di esercizio degli impianti termici di climatizzazione alimentati a gas naturale e la riduzione di un grado dei valori massimi delle temperature degli ambienti riscaldati, da applicare per la stagione invernale 2022-23.

Di seguiti i criteri adottabili:

Criterio dei millesimi di superfice

i millesimi di superficie sono calcolati in funzione delle superfici totali delle singole unità immobiliari. È il metodo più semplice e conviene adottarlo quando le unità immobiliari hanno fabbisogni energetici simili e sono presenti appartamenti con tagli diversi, dal monolocale al quadrilocale.

Criterio dei millesimi di fabbisogno

I millesimi di fabbisogno sono calcolati in funzione dei fabbisogni ideali delle singole unità immobiliare. Si rivela particolarmente adatto nel caso di appartamenti che presentano fabbisogni molto diversi a parità di superficie.

Criterio dei millesimi di potenza

i millesimi di potenza sono calcolati in funzione delle potenze termiche totali installate nelle singole unità immobiliari. Metodo particolarmente utile nel caso in cui negli appartamenti siano presenti corpi scaldanti (radiatori) con potenze molto diverse a parità di superfici.

La scelta del criterio comporta una differenza nei costi di riscaldamento dei singoli appartamenti:

ad esempio, gli appartamenti del piano terra e dell'ultimo piano presentano una maggiore superficie disperdente verso l'esterno rispetto ai corrispondenti appartamenti situati nei piani intermedi con superfici simili, avendo rispettivamente il pavimento in corrispondenza del garage/ suolo e il soffitto verso il tetto. Lo stesso vale per gli appartamenti che confinano con appartamenti/ambienti sfitti o poco usati. Se si adotta il criterio dei millesimi di superficie la distribuzione della spesa risulta legata alla superficie piuttosto che al fabbisogno energetico necessario per scaldare l'appartamento e si andrebbe ad avvantaggiare gli appartamenti in queste situazioni. Con il metodo del fabbisogno o della potenza si andrebbe invece a dare maggior peso al fabbisogno energetico di ogni appartamento. Nell'ottica di aiutare i condomini che si trovano in una situazione di povertà energetica è possibile ragionare su quale criterio è meglio adottare per favorirli. Per indirizzare la scelta è utile illustrare ai condomini quali sono i fattori che influenzano la spesa volontaria oltre ai consumi effettivi:

  • l'estensione delle superfici disperdenti (ad esempio pareti e copertura) verso l'ambiente esterno;
  • l'orientamento dell'edificio (le pareti esposte a nord disperdono maggiormente)

Un sopralluogo permette di individuare le principali criticità e valutare con gli inquilini degli appartamenti più energivori possibili soluzioni.

Infine, la guida di Enea (settembre 2023), sottolinea l'importanza:

  • Valvole termostatiche, apparecchi installati su ogni radiatore, che regolano in maniera automatica l'afflusso di acqua calda, in base alla temperatura impostata. Quando la temperatura ambientale viene raggiunta, la valvola chiude l'ingresso di acqua calda nel radiatore che si spegne temporaneamente. Consentono di avere più controllo sui consumi e di decidere che temperatura mantenere in ogni stanza, garantendo un comfort ideale, evitando che ci siano ambienti troppo riscaldati o troppo freddi. Permettono una notevole riduzione dei consumi energetici, portando ad un risparmio energetico in bolletta in alcuni casi pari al 15-20%.

  • Cronotermostato, questo strumento misura la temperatura ambientale e regola l'accensione e lo spegnimento dell'impianto di climatizzazione in base agli orari e alle temperature desiderate. Per rendere massimo il risparmio, il consiglio è di regolare il cronotermostato in modo da abbassare di qualche grado la temperatura nelle ore in cui non ci sono persone presenti in casa anche per pochi giorni ma non di spegnere mai completamente l'impianto. Questo perché nell'edificio una volta raggiunta la temperatura desiderata questa si mantiene con un minor consumo di energia. Invece spegnendo l'impianto, si raffredderà non solo l'aria interna ma anche le superfici delle pareti e, per riportare la temperatura al valore desiderato, sarà necessario un maggior apporto di calore e quindi un maggior consumo di energia.

Energia: consigli di ENEA per usare al meglio il fotovoltaico anche d’inverno

Con comunicato del 30 novembre 2023, l’ENEA ha fornito suggerimenti utili per usare al meglio il fotovoltaico anche d’inverno. Difatti, i moduli fotovoltaici funzionano bene anche durante la stagione fredda, in quanto l’energia prodotta dipende dalla luce del Sole, non dall’intensità del suo calore. Tuttavia, durante questo periodo dell’anno, l’impianto produce in misura minore perché ci sono meno ore di luce solare e la frequenza di giornate nuvolose o piovose è maggiore:

  • in inverno è necessario ripensare il proprio modo di consumare energia;
  • in estate paradossalmente è meno importante ‘saper usare’ l’impianto, visto che produce per tante ore al giorno e senza, in generale, le problematiche legate a condizioni meteorologiche avverse.

Il fotovoltaico può essere una valida soluzione per risparmiare in bolletta e salvaguardare l’ambiente anche in inverno, quando può fornire, in abbinamento alle pompe di calore elettriche, un contributo per riscaldare gli ambienti. Secondo le rilevazioni ENEA in una giornata tipo di novembre, un impianto fotovoltaico domestico standard da 4,5 kW riesce ad assicurare la massima potenza elettrica di progetto tra le ore 11 e le 14, mentre dopo le 16:30 non produce energia. Inoltre, è emerso che alle ore 12 il sistema di accumulo dell’energia prodotta è già completamente carico, per cui sarebbe opportuno, da quel momento in poi, consumare tutta l’energia elettrica prodotta. Per chi dispone di un impianto fotovoltaico, anche se dotato di sistemi di accumulo elettrico, è fondamentale in inverno sincronizzare produzione e consumo, ricorrendo a soluzioni di domotica per avviare le pompe di calore elettriche e riscaldare gli ambienti nelle ore centrali della giornata, anche se non si è in casa.

Premesso ciò, di seguito i consigli degli esperi per il risparmio energetico:

Progettazione dell’impianto

Per ogni edificio è fondamentale progettare l'impianto fotovoltaico adatto: determinare i componenti e la potenza necessaria in funzione dei carichi e delle esigenze degli utenti, consente di ridurre sovradimensionamenti e di

contenere i costi di investimento e manutenzione.

Massimizzazione dell’orientamento e l'inclinazione

Valori di producibilità massima si ottengono per pannelli esposti a Sud con inclinazione pari alla latitudine del luogo. È importante scegliere orientamento e inclinazione che massimizzino la produzione dei pannelli nell'edificio: l’esposizione ideale è verso Sud; la producibilità diminuisce di circa il 3% se l’orientamento è di 45° Sud-Est o Sud-Ovest e diminuisce fino al 25% per angoli maggiori.

Evitare le ombre

Le ombre proiettate sui moduli fotovoltaici dagli edifici e dagli alberi riducono l'area irraggiata, modificano il comportamento delle celle e diminuiscono di conseguenza la produzione. Per evitare che i pannelli si facciano ombra tra loro è necessaria una distanza minima di circa 5 metri tra ogni fila.

Dimensionare l’accumulo

Installare una batteria di accumulo per autoconsumare l'energia prodotta in eccesso e per sfasare temporalmente produzione e consumo di energia elettrica. Considerare batterie correttamente proporzionate ai pannelli, in funzione della capacità di accumulo e della potenza di picco che l'accumulo è in grado di erogare.

Abbinamento con la pompa di calore

Puntare sullo zero emissioni e abbinare il campo fotovoltaico ad una pompa di calore elettrica. La pompa di calore può essere utilizzata sia per riscaldare che per raffrescare l'edificio e l'abbinamento al fotovoltaico consente di contenere i consumi, i costi energetici e di sfruttare al meglio la produzione fotovoltaica anche in estate. Sostituire la vecchia caldaia a gas con pompa di calore e fotovoltaico abbatte le emissioni locali di CO2 in ambiente del 100%.

Posizionamento degli ottimizzatori e degli inverter

Occorre posizionare l'inverter il più vicino possibile ai pannelli fotovoltaici per evitare aumenti di costo e sprechi energetici. Installare gli ottimizzatori che garantiscono il monitoraggio costante della produzione e permettono all'impianto di raggiungere il punto di massima potenza per ciascun modulo, mantenendo la massima efficienza di produzione.

Adottare nuove abitudini Consumare quando l'impianto produce, anche se c'è un accumulo. Storicamente siamo abituati a consumare in fascia F3, durante le prime ore del mattino e la sera, quando l'energia costa meno. Con il fotovoltaico è importante cambiare queste abitudini e sincronizzare produzione e consumo di energia elettrica: consuma di più quando l'impianto produce, ovvero nelle ore centrali della giornata. Mediamente infatti, se alle 14:45 l'accumulo è al 100%, alle 09:05 la percentuale di carica è il 4%.
Adottare soluzioni di domotica

Utilizzare le tecnologie in grado di avviare automaticamente gli elettrodomestici e gli impianti in pompa di calore, privilegiando le ore della giornata con la massima produzione, anche se non si è in casa.

Monitorare i consumi

Attraverso gli Smart Meter installati sul contatore e collegati al proprio smartphone è possibile monitorare in tempo reale i consumi. Comprendere quanta energia si sta consumando permette di identificare gli sprechi inconsapevoli e di evitarli.

Manutenzione dell’impianto La manutenzione è importante anche per i piccoli impianti. Si consiglia almeno un intervento all'anno di manutenzione ordinaria e pulizia, effettuata da personale qualificato e nel rispetto delle norme di sicurezza. La mancata pulizia dei moduli può ridurre fino al 10% l'efficienza del fotovoltaico.
Scegliere la comunità energetica rinnovabile

Le comunità energetiche rinnovabili consentono la condivisione virtuale dell'energia. Costituire o associarsi ad una CER è una scelta sostenibile che permette di ricevere vantaggi economici per 20 anni, tra cui l'incentivo di 110 euro per ogni MWh di energia condivisa.

L’utilizzo del Plug&Play Se nell'edificio non è possibile installare un impianto fotovoltaico e se hai un balcone esposto a Sud, Sud Est o Sud Ovest, è possibile eventualmente considerare le soluzioni Plug&Play. Questi kit da balcone consentono di risparmiare circa il 20% dei consumi da bolletta e fino a 2 pannelli non sono richieste pratiche o permessi per l'installazione.

In conclusione, occorre utilizzare in modo ottimale anche d’inverno gli impianti fotovoltaici installati sui tetti delle abitazioni. È l’obiettivo dei 12 suggerimenti dell’ENEA rivolti sia agli utenti, sia a chi intende installare un impianto per la prima volta. In particolare, si consiglia la massima attenzione a orientamento, inclinazione e ombre che possono generare i moduli solari stessi, oltre alla corretta dimensione delle batterie, che devono essere proporzionate alla potenza dell’impianto.

Energia: consigli di ENEA per risparmiare sulla climatizzazione estiva

Con comunicato del 20 giugno 2024, l’ENEA ha fornito suggerimenti utili per usare al meglio il climatizzatore in estate. Da quanto emerso dal documento in esame, secondo un’indagine ISTAT, infatti, il 48,8% delle famiglie dispone di un sistema di climatizzazione estiva, una percentuale che sale al 51,2% nel Mezzogiorno (49,1% al Nord e 44,2% al Centro). A livello regionale, la diffusione maggiore si registra in Veneto (70%), con la Valle d’Aosta in coda con il 4,7% delle famiglie che ne dispone. Inoltre:

  • nei mesi caldi i condizionatori sono accesi in media 6 ore e 17 minuti al giorno e, nello specifico, per circa tre ore nel pomeriggio, poco più di due ore di notte e circa un’ora la mattina;
  • sono le famiglie che abitano nei comuni più piccoli (fino a 50 mila abitanti) non di montagna ad accendere il condizionamento con maggiore frequenza (il 31% lo usa tutti i giorni o quasi). Inoltre, l’utilizzo quotidiano cresce con il numero dei componenti delle famiglie;
  • nella maggior parte dei casi il sistema è costituito da mono-split a pompa di calore (56% del totale) che possono essere utilizzati sia per raffrescare che per riscaldare gli ambienti;
  • il 24% utilizza invece condizionatori di vecchia generazione che forniscono solo freddo, mentre il 20% dispone di impianti centralizzati o autonomi a servizio dell’intera abitazione.

Secondo i tecnici di ENEA, per ottimizzare il funzionamento ed evitare sprechi di energia è fondamentale conoscere come funzionano le pompe di calore, in grado di raffrescare in modo efficiente e sostenibile:

  • le pompe di calore sono in grado di trasferire calore da una sorgente a bassa temperatura (aria ambiente, acqua, terreno) a un ambiente a temperatura più elevata (per questo motivo sono denominate “pompe” di calore) con un apporto limitato di energia generalmente fornita sotto forma di elettricità;
  • le macchine reversibili, grazie alla possibilità di inversione del ciclo, possono funzionare anche in raffrescamento, trasferendo il calore dall’interno dell’edificio all’esterno. Il funzionamento è simile a quello di un frigorifero che non “crea” il freddo, ma trasferisce calore dall’interno all’esterno.

 In evidenza  

Per capire se un modello di pompa di calore è efficiente bisogna considerare due valori: il COP (Coefficient of Performance) per il funzionamento invernale e l’EER (Energy Efficiency Ratio) per il funzionamento estivo. È quindi chiaro che più i valori di COP e EER sono elevati più il climatizzatore è efficiente e, di conseguenza, minore risulta il consumo in bolletta fermo restando adeguate e corrette condizioni di utilizzo.

Premesso ciò, i tecnici ENEA consigliano di adottare questi accorgimenti nell’utilizzo delle pompe di calore per la climatizzazione estiva, in modo da massimizzare i benefici ambientali e i risparmi energetici.

Manutenzione regolare

Anche il climatizzatore richiede pulizia e manutenzione per funzionare correttamente. Inoltre, è importante controllare la tenuta del circuito del gas. Se il condizionatore non viene manutenuto correttamente, tende a lavorare sotto sforzo, consumando fino al 30% in più di energia elettrica rispetto ai parametri di fabbrica. La normativa prevede l’obbligo del libretto impianto e di controlli periodici per gli impianti con una potenza superiore a 12 kW per quelli estivi e a 10 kW per quelli invernali. Oltre all’aspetto energetico, è importante sottolineare che nei filtri dell’aria e nelle ventole si annidano più di frequente muffe e batteri dannosi per la salute, tra i quali il batterio della legionella che può essere mortale.

La classe energetica

In un climatizzatore con sistema di controllo inverter, la velocità di rotazione del compressore viene regolata costantemente e questo permette di avere prestazioni ottimali in qualsiasi condizioni di impiego, adeguando la potenza frigorifera e termica erogata all’effettiva necessità. Questi modelli, particolarmente funzionali nel caso in cui si prevede di tenere accesa l’aria condizionata per molte ore di seguito, sono più costosi di quelli dotati di tecnologia on-off, ma hanno un minore consumo energetico, ridotta rumorosità e garantiscono un maggior comfort all’interno degli ambienti serviti.

La posizione

In fase di installazione è importante collocare il climatizzatore nella parte alta della parete: l’aria fredda tende, infatti, a scendere e si mescolerà più facilmente con quella calda che invece tende a salire. Occorre evitare di posizionare il climatizzatore dietro divani o tende: l’effetto-barriera blocca la diffusione dell’aria fresca.

Chiusura delle persiane nelle ore più calde

È abitudine comune lasciare le persiane aperte anche quando non si è in casa, permettendo al calore di entrare attraverso gli infissi. Attivando il climatizzatore al rientro in casa, questo si trova a dover soddisfare un elevato fabbisogno di energia per raffrescare gli ambienti. Chiudere le persiane, abbassare le tapparelle o schermare con tende i serramenti nelle ore centrali delle giornate estive consente di ridurre gli apporti solari in ingresso all’abitazione e, conseguentemente, l’energia richiesta dai climatizzatori.

Il controllo dell’umidità

La normativa prevede che durante la stagione estiva la temperatura interna non deve scendere sotto i 24-26 gradi centigradi ma, il più delle volte, due o tre gradi in meno rispetto alla temperatura esterna sono già sufficienti. Spesso per scongiurare la sensazione di caldo opprimente può bastare l’attivazione della funzione “deumidificazione”, in quanto l’umidità presente nell’aria fa percepire una temperatura ben più elevata di quella reale.

Giusta collocazione nelle stanze

Installare un climatizzatore più “potente” in corridoio sperando che raffreschi l’intera abitazione è inutile: l’unico risultato sarà quello di prendersi un colpo di freddo ogni volta che si attraversa il corridoio andando da una stanza all’altra, in quanto sarà l’unico ambiente ad essere raffrescato.

Chiusura delle finestre

Il climatizzatore raffresca e deumidifica l’ambiente in cui è installato trasferendo il calore e l’umidità all’esterno. L’ingresso nella stanza di “nuova” aria calda obbliga l’apparecchiatura a compiere un lavoro supplementare per riportare la temperatura e l’umidità ai livelli richiesti, con un conseguente dispendio di energia. È consigliabile invece aprire le finestre nelle ore più fresche della notte se il climatizzatore non è in funzione.

Coibentazione dei tubi

Per evitare inutili dispersioni è necessario isolare termicamente i tubi del circuito refrigerante presenti all’esterno dell’abitazione. È inoltre opportuno assicurarsi che la parte esterna del climatizzatore non sia esposta al sole e alle intemperie.

Utilizzo dei termostati programmabili

È impostare il termostato a una temperatura confortevole e usa programmi di raffreddamento per ottimizzare il consumo energetico quando non sei in casa o di notte. Grazie a queste funzioni è possibile ridurre al minimo il tempo di accensione dell’apparecchio e aumentare il comfort. Inoltre, consentono di accendere e spegnere il climatizzatore anche a distanza e di tenerlo in funzione per il solo periodo di tempo in cui se ne ha realmente bisogno. La funzione “notte” o “sleep” regola, nelle ore notturne, la temperatura ambiente in modo da rispondere alla variazione della temperatura corporea.

Riduzione degli apporti termici delle apparecchiature

Nelle ore più calde limitare l’utilizzo di apparecchiature (computer, televisori, elettrodomestici, luci) che contribuiscono ad aumentare la temperatura interna dell’abitazione.

Abbinamento di pompa di calore con fotovoltaico

Il massimo vantaggio si può ottenere abbinando l’impianto a pompa di calore a un sistema fotovoltaico in grado di coprire il consumo di energia elettrica necessario per il funzionamento della macchina. Risulta essenziale sincronizzare il funzionamento del climatizzatore con la produttività dell’impianto, che è massima durante le ore centrali della giornata.

Check-up dell’appartamento

È importante chiedere a un tecnico di effettuare una diagnosi energetica dell’edificio è il primo passo utile per valutare lo stato dell’isolamento termico di pareti e finestre e l’efficienza degli impianti di climatizzazione. La diagnosi suggerirà gli interventi da realizzare, valutandone il rapporto costi-benefici. Oltre ad abbattere i costi per la climatizzazione estiva degli ambienti anche fino al 40%, gli interventi sono ancora più convenienti se si usufruisce delle detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica degli edifici.

Considerazioni conclusive sulla crisi energetica

Nonostante i buoni propositi del Governo Italiano e dei consigli di ENEA, in molti casi potrebbe non bastare abbassare la temperatura dei termosifoni e installare i contatori intelligenti.

Difatti, come sottolineato dal Presidente di Consumerismo No Profit, coloro che sono intestatari di una fornitura hanno la percezione immediata degli abnormi aumenti di luce e gas, ma i condomini si renderanno conto del dramma energia solo alla presentazione del consuntivo da parte degli amministratori; secondo la posizione in esame, dunque, “troppo tardi per aggiustare i bilanci familiari alle impennate dei prezzi”. Nonostante, l'attuale crisi, l'associazione in commento consiglia agli amministratori di:

e) verificare i contratti con i gestori e comunicare ai condomini le eventuali modifiche contrattuali al fine di renderli edotti con urgenza della situazione. Quindi, individuare eventuali nuovi fornitori sul mercato o valutare il rientro in tutela;

f) promuove ogni forma possibile di intervento finalizzato al risparmio energetico e alla riduzione del fabbisogno di soprattutto del gas. Ciò significa incentivare i condomini alla riduzione ulteriore rispetto a quanto consigliato dal governo della temperatura di riscaldamento e della durata di accessione;

g) promuovere forme di autoproduzione e autoconsumo. A questo proposito è importante valutare l'energia prodotta da fotovoltaici, le comunità energetiche, energie rinnovabili ecc.

Oltre alle associazioni dei consumatori sulla questione della riduzione dei consumi, anche le associazioni di categoria hanno dato l'allarme proprio per le ripercussioni sui conti condominiali di possibili situazioni di morosità che potrebbero mettere a rischio le gestioni. Su questo tema, l'assemblea di condominio ha la possibilità di intervenire per cercare di limitare i danni e ridurre i costi.

A questo proposito, alla luce delle considerazioni svolte dalle associazioni di categoria, e come suggerito da

alcuni autori, a questo punto sarebbe opportuno:

a) Valutazione del ricalcolo della nuova rata. In pratica, alla luce degli aumenti, le nuove rate dovrebbero già tener conto del maggiore esborso previsto. Difatti, come riportato dalla stampa specializzata, in tal caso “Si potrebbe quindi chiedere all'amministratore una verifica a metà stagione in modo da non imporre un aggravio generalizzato che potrebbe essere invece evitato se tutti adottassero in casa criteri di risparmio. Anche su questo l'assemblea è sovrana e l'amministratore è tenuto a rispettare la delibera”;

b) Valutazione della rateizzazione dei pagamenti in caso di difficoltà. Valutare in assemblea un sistema tale da consentire ai condomini in difficoltà di poter rateizzare ulteriormente i pagamenti; allo stresso modo, valutare in caso di morosità eccessive, la tempestiva azione dell'amministratore per evitare situazioni più gravi a danno di tutto il condominio.

Riferimenti

Energia: i consigli ENEA per risparmiare sulla climatizzazione estiva, in enea.it, 20 giugno 2024

Consigli per comunicare e diffondere i vantaggi degli interventi di efficienza energetica e ridurre i consumi, in italiainclassea.enea.it, 14 settembre 2023

Bonus sociale, l'Arera attua la legge di Bilancio, in ansa.it (ambiente e energia), 27 gennaio 2023

Energia: riscaldamenti, arriva vademecum ENEA con indicazioni per attuare misure taglia-consumi, in enea.it, 20 ottobre 2022;

Le indicazioni ENEA per l'attuazione del Piano nazionale di contenimento dei consumi di gas naturale, in

Efficienzaenergetica.enea.it, 21 settembre 2022;

Crisi energetica: fuori luogo illuderci di risolverla appellandoci solo al buon senso degli italiani, in Cortexa.it, 21 settembre 2022;

Gabriele, Bollette - È allarme per i condomini: si rischia interruzione delle forniture, in Consumerismo.it, 19 settembre 2022;

Donati, Caro energia, salgono anche le spese condominiali. I consigli per risparmiare e le regole in caso di morosità, in Repubblica.it, 2 settembre 2022;

Tarantino I nuovi criteri di ripartizione delle spese energetiche in condominio, in IUS Condominio e locazione, 12 ottobre 2020.

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