Consob determina i criteri per il controllo delle dichiarazioni non finanziarie del 2023

19 Ottobre 2023

La Consob ha determinato i criteri per l'esame delle informazioni non finanziarie.

Con Delibera 22802 del 6 settembre, la Consob ha determinato i criteri con cui individuare i soggetti le cui dichiarazioni non finanziarie (DNF), pubblicate nel 2023, saranno sottoposte a controllo. Questi controlli sono previsti dall'art. 6 del Regolamento Consob 20267 del 2018.

I parametri determinati per i controlli delle DFN pubblicate nel 2023 sono:

a) soggetti per i quali sono state ricevute segnalazioni dall'organo di controllo o dal revisore legale;

b) soggetti per i quali il revisore designato ha espresso un'attestazione con rilievi, negativa o di impossibilità di esprimere un'attestazione;

c) società la cui DNF è stata oggetto di informazioni significative ricevute da altre pubbliche amministrazioni e da soggetti interessati;

d) emittenti soggetti al controllo ai sensi dell'art. 89-quarter del Regolamento Emittenti, tenendo conto dell'attività di vigilanza sull'informativa finanziaria, nonché delle indicazioni contenute nelle ECEP 2022 dell'Esma per le dichiarazioni non finanziarie con riguardo alle questioni climatiche e alle informazioni richieste dall'art. 8 del Regolamento Tassonomia;

e) soggetti per i quali è stata svolta attività di vigilanza da parte della Consob, con acquisizione di elementi circa la presenza di aree di miglioramento nel contenuto delle DNF o nelle procedure di raccolta dati e di redazione delle stesse;

f) soggetti che hanno reso nella DNF pubblicata dichiarazioni non coerenti rispetto alla versione dei GRI standard il cui utilizzo è indicato dal revisore nella propria attestazione;

g) soggetti le cui DNF presentano profili di rendicontazione non del tutto allineati, ammissibili e non ammissibili con i 3 indicatori previsti dall'art. 8 del Regolamento Tassonomia e con le principali indicazioni fornite dai nuovi standard universali GRI 2021;

h) soggetti con indicatori di rischio per la rischiosità climatica del settore economico di operatività, per il grado di sostenibilità dell'impresa nelle 3 dimensioni ambientale, sociale e di governance, con possibili comportamenti di greenwashing, per la rilevanza dell'impatto di una carenza informativa, per il ricorso al mercato dei capitali di rischio e per il carattere obbligatorio o volontario della DNF.

E' stato, inoltr,e, determinato un criterio di selezione casuale di un certo numero di soggetti con un procedimento replicabile di generazione casuale dei numeri.

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