Il curatore speciale del minore ha diritto ad un compenso per l’attività svolta

La Redazione
14 Novembre 2023

Come noto, nè le norme ante Cartabia, né le norme introdotte dalla Riforma, hanno previsto o disciplinato in alcun modo il compenso per l’attività di curatore del minore. Nel silenzio del legislatore sul punto, il Tribunale di Pisa fa ricorso ai principi generali.  

La normativa ante “legge Cartabia” e la stessa riforma non hanno previsto che il curatore speciale del minore avesse diritto ad un compenso per l’attività svolta: pertanto, nel totale silenzio del legislatore sul punto, operano i principi generali ed in particolare il principio dell’eccezionalità del carattere gratuito o meramente volontario di un’attività “lato sensu” professionale e dunque pur sempre lavorativa quale quella in questione. Ciò a maggior ragione in considerazione del fatto che i curatori del minore sono nella stragrande maggioranza dei casi avvocati specializzati nel diritto di famiglia, quindi professionisti che nell’esercizio dell’incarico apportano, oltre alle proprie doti umane di equilibrio e buon senso, anche e soprattutto il proprio bagaglio di conoscenze tecnico-professionali.

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