Unioncamere: i nuovi dati sulle procedure di composizione negoziata della crisi d'impresa

La Redazione
21 Novembre 2023

Unioncamere ha diffuso i nuovi dati sulle procedure di composizione negoziata della crisi aggiornati allo scorso 16 novembre. 

Secondo i nuovi dati forniti da Unioncamere, aggiornati al 16 novembre 2023, sono 1.037 le istanze di composizione negoziata presentate (secondo i dati aggiornati al 16 maggio 2023 erano 767), il maggior numero delle quali si riscontra in Lombardia, seguita dal Lazio, Emilia-Romagna, Veneto e Toscana, rappresentanti circa il 60% del totale delle istanze.

Delle istanze presentate in Italia, nel 74% dei casi sono state richieste misure protettive, mentre nel 47% dei casi sono state richieste misure sospensive (questi dati sono in linea con quelli di maggio).

Del totale, 90 istanze (il 9%) riguardano gruppi di imprese (secondo i dati aggiornati a maggio le istanze erano 60).

Poche le imprese che fanno ricorso al test pratico (sulle 1037 totali, solo 364, il 53%).

Aumenta il totale delle istanze archiviate, sul totale di quelle chiuse che passano dal 41,7% al 48,4%. 

Le istanze rifiutate sono 66, il 6,3%, numero che cala di un punto percentuale rispetto ai dati di maggio.

Occorre sottolineare l'aumento degli esiti favorevoli: dal 12,35% di maggio al 17% di novembre (ciò, tuttavia, a fronte di una percentuale ancora molto elevata di istanze chiuse con esito sfavorevole, per mancate prospettive di risanamento e per esito negativo delle trattative; si veda sul punto Silla, Oldani, Composizione negoziata: benefici e vantaggi per chi attiva la mediazione, pubblicato su questo Portale). Delle istanze che hanno avuto esito favorevole , la composizione negoziata ha portato:

  • in 23 casi alla conclusione di un contratto con i creditori ex art. 23, comma 1, lett. a) CCII;
  • in 32 casi è stato concluso un accordo ai sensi dell'art. 23, comma 1, lett. c), CCII (va segnalato che a maggio i casi erano solo 10);
  • in 14 casi si ha avuto accesso ad altre procedure di regolazione della crisi;
  • in 11 casi è stata presentata domanda di omologazione ex art. 23, comma 2, lett. b).

Il documento fornisce anche un interessante grafico che, tra gli 83 esiti favorevoli della composizione negoziata, indica dati differenziati per forma giuridica delle imprese, dimensione (per numero di addetti) e settore merceologico. A tal proposito, si segnala che ben il 52% delle imprese non hanno più di 9 addetti e solo il 10% ne hanno tra 50 e 249.

Quanto al settore merceologico, risulta un maggior ricorso allo strumento nei settori delle attività manifatturiere (28%, a maggio tale settore rappresentava il 20,2%), del commercio all'ingrosso e al dettaglio (23%, a maggio era il 17,9%) e delle costruzioni (11%, a maggio era il 12,8%).

Per quanto riguarda gli elenchi degli esperti, figurano 4.255 iscritti agli elenchi regionali, provenienti per lo più dalla Lombardia, dalla Toscana, dall'Emilia-Romagna, dal Veneto e dal Lazio (secondo i dati di marzo, gli iscritti erano 3620, mentre secondo quelli di maggio erano 3668). Secondo i dati di maggio, degli iscritti solo 316 (l'8,4%) avevano in quel momento un incarico assegnato, mentre solo 15 ne hanno due.

La stragrande maggioranza degli esperti è ancora rappresentata dalla categoria dei commercialisti (79%), seguita poi da quella degli avvocati (19%). Ancora molto scarse risultano le iscrizioni dei dirigenti d'impresa e dei consulenti del lavoro.

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