La Redazione
04 Gennaio 2024

Nella G.U. del 30 dicembre 2023, n. 303, è stato pubblicato il c.d. Milleproroghe 2024 (D.l. n. 215/2023): si segnalano le più rilevanti novità e proroghe di termini adottate.

Patronati e misure di inclusione e accesso al lavoro (art. 18, comma 4)

A decorrere dal 1° gennaio 2024, le risorse destinate al finanziamento delle attività dei patronati in materia di Reddito di cittadinanza sono assegnate ai medesimi istituti per le finalità correlate alle nuove misure di inclusione e accesso al lavoro previste dal Decreto Lavoro 2023 (d.l. n. 48/2023, convertito, con modificazioni, in l. n. 85/2023), sulla base di un decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali da emanarsi entro 90 giorni dall'entrata in vigore del Decreto Milleproroghe.

Previdenza (art. 18, commi 1, 2)

Si dispone la riassegnazione delle funzioni e i compiti, originariamente previsti in ausilio del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, al Comitato previdenza Italia, il quale deve anche definire specifici programmi di attività sulla base degli indirizzi formulati dal medesimo Dicastero, con obbligo di rendicontazione.

Assunzioni nella P.A. (art. 1) e incarichi nel settore sanitario (art. 4, commi 2, 4, 5, 6)

È prevista la proroga, sino al 31 dicembre 2024, dei termini per le assunzioni previste nell'ambito delle Pubbliche Amministrazioni e delle attività della Cabina di regia per la determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni (LEPS) (art. 15).

Il decreto estende inoltre per il 2024 le misure straordinarie per l'assegnazione di incarichi semestrali di lavoro autonomo ai medici specializzandi e al personale delle professioni sanitarie degli incarichi già conferiti, sia la validità dei medesimi incarichi ai laureati in medicina e chirurgia, iscritti all'ordine professionale sebbene privi della specializzazione.

Smart working per i lavoratori fragili e per i genitori di figli under 14 nella P.A.: mancata proroga e direttiva ministeriale del 29 dicembre 2023

Il Decreto non ha previsto la proroga dello smart working agevolato, senza accordo individuale, per i lavoratori fragili e quelli con figli minori di 14 anni del settore pubblico, che pertanto è da considerarsi normativamente conclusa al 31 dicembre 2023.

Tuttavia, si veda quanto indicato dalla Direttiva del Ministro della Pubblica Amministrazione del 29 dicembre 2023: «allo scopo di sensibilizzare la dirigenza delle amministrazioni pubbliche ad un utilizzo orientato alla salvaguardia dei soggetti più esposti a situazioni di rischio per la salute, degli strumenti di flessibilità che la disciplina di settore – ivi inclusa quella negoziale - già consente, si ritiene necessario evidenziare la necessità di garantire, ai lavoratori che documentino gravi, urgenti e non altrimenti conciliabili situazioni di salute, personali e familiari, di svolgere la prestazione lavorativa in modalità agile, anche derogando al criterio della prevalenza dello svolgimento della prestazione lavorativa in presenza. Nell'ambito dell'organizzazione di ciascuna amministrazione sarà, pertanto, il dirigente responsabile a individuare le misure organizzative che si rendono necessarie, attraverso specifiche previsioni nell'ambito degli accordi individuali, che vadano nel senso sopra indicato».

Mentre, nel settore privato, grazie al Decreto Anticipi (d.l. n. 145/2023, convertito, con modificazioni dalla l. n. 191/2023), lo smart working agevolato per i lavoratori fragili e quelli con con figli under 14 è stato prorogato fino al 31 marzo 2024.

Vedi anche la news: Milleproroghe 2024 convertito in legge: le novità per i contratti a termine nel settore privato, l'assunzione di persone disabili e il lavoro sportivo

Vuoi leggere tutti i contenuti?

Attiva la prova gratuita per 15 giorni, oppure abbonati subito per poter
continuare a leggere questo e tanti altri articoli.