Assonime su Golden Power e corporate governance delle società quotate

La Redazione
15 Gennaio 2024

Assonime si è occupata del tema degli impatti della disciplina del golden power sugli assetti organizzativi delle società, di particolare rilevanza quando si tratti di società quotate.

Con il documento Note e Studi n. 7/2023, “Golden Power e corporate governance delle società quotate. Spunti di riflessione da casi di esercizio dei poteri speciali”, Assonime analizza i profili di interazione tra la disciplina del golden power e la corporate governance delle società, in particolar modo di quelle quotate.

Il tema è tornato d’attualità dopo che il Governo è tornato ad esercitare i poteri speciali nei confronti di una società italiana quotata (Pirelli) e del socio estero di maggioranza relativa, in occasione del rinnovo di un patto parasociale volto a disciplinare la governance della società.

La disciplina sul golden power prevede un meccanismo di controllo del Governo sugli investimenti e su determinate operazioni straordinarie relative a società considerate strategiche per l’interesse nazionale, in quanto attive in determinati settori o in possesso di tecnologie, know-how e informazioni di rilevanza per la tutela dell’interesse nazionale. I poteri speciali di cui si tratta possono concretizzarsi anche – a determinate condizioni – in un veto all’adozione di delibere, atti od operazioni societarie, nell’opposizione all’acquisto di partecipazioni in imprese strategiche, oppure nell’imposizione di specifiche condizioni o prescrizioni per la realizzazione dell’operazione societaria o dell’acquisto di partecipazioni.

Assonime passa, quindi, in rassegna le principali condizioni e prescrizioni previste nei casi di change of control in società con attivi strategici.

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