Approvato il c.d. correttivo alla Riforma del processo civile

La Redazione
16 Febbraio 2024

Il Consiglio dei Ministri si è riunito a Palazzo Chigi il 15 febbraio 2024 ed ha approvato, su proposta del Ministro della Giustizia Carlo Nordio, un decreto legislativo che introduce disposizioni integrative e correttive al d.lgs. n. 149/2022.

Il testo apporta modifiche al Codice civile, al Codice di procedura civile, alle relative disposizioni di attuazione e ad alcune leggi speciali, con l'obiettivo di «risolvere alcune difficoltà applicative e apportare le correzioni o integrazioni necessarie per garantire la piena efficacia della recente riforma». Il provvedimento si inserisce nel quadro degli impegni assunti con il PNRR, «ed è indirizzato alla semplificazionespeditezza e razionalizzazione del processo civile».

Dal comunicato si legge che «si prosegue sulla strada della completa digitalizzazione del processo civile e dell'eliminazione di adempimenti od oneri a carico delle parti ormai superflui, con l'eliminazione delle disposizioni che prevedevano il deposito di atti presso la cancelleria, anche ai fini della loro notificazione, e la necessità, per l'avvocato, di eleggere domicilio in un comune situato nel circondario dell'ufficio giudiziario adito».

Anche il Ministero della Giustizia sottolinea l'importanza del provvedimento in quanto «le novità contenute nello schema di decreto legislativo sono pienamente in linea con il PNRR, contribuendo ad apportare benefici all'efficienza del processo, facilitando il raggiungimento degli obiettivi concordati con l'Europa e migliorando complessivamente la riforma del processo civile, il cui buon funzionamento è uno dei principali fattori di attrazione dei capitali esteri».

L'obiettivo è quello di:

  • favorire l'impiego del rito semplificato di cognizione;
  • ridurre i tempi del processo;
  • estendere ai processi pendenti la possibilità di emettere ordinanze anticipatorie di accoglimento o rigetto;
  • semplificare e razionalizzare la disciplina delle comunicazioni e notificazioni a mezzo posta elettronica certificata;
  • migliorare la fase introduttiva del processo civile;
  • ampliare i casi in cui è garantita l'oralità delle udienze.

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