Conflitto negativo e regolamento di competenza d’ufficio

La Redazione
28 Febbraio 2024

Affinchè possa proporsi regolamento di competenza d’ufficio, il giudice ad quem deve ritenersi incompetente per ragioni di materia o territorio inderogabile, e non, invece, per ragioni di valore o territorio non derogabile.

La vicenda riguardava una domanda di ripetizione della somma di euro 663, 65 a titolo di rimborso del costo del credito riguardante un contratto di finanziamento, proposta davanti al Giudice di Pace, il quale si dichiarava tuttavia incompetente per valore, essendo stato chiamato a valutare il globale contenuto economico del contratto.

Il Tribunale di Roma, davanti al quale veniva riassunta la causa, declinava la propria competenza, ritenendo che il valore della causa dovesse essere determinato esclusivamente sulla base della domanda di ripetizione delle somme, senza che ad essa potesse essere cumulata la pregiudiziale domanda di accertamento della nullità delle clausole contrattuali impeditive della ripetizione.

Richiesto, quindi, d'ufficio il regolamento di competenza da parte del Tribunale di Roma, il Collegio, in aderenza alle conclusioni del PM, lo riteneva inammissibile. È, infatti, ius receptum che il regolamento di competenza di ufficio, di cui all'art. 45 c.p.c. può essere richiesto soltanto quando il giudice indicato come competente (dal giudice dichiaratosi incompetente) e dinanzi al quale la causa sia stata riassunta deduca, a sua volta, la competenza del primo o di un terzo giudice per ragioni di materia o di territorio inderogabile, ma non anche per motivi di valore (ex pluribus Cass. n. 728/1996, Cass. n. 4077/2005).

Inoltre, la piana lettura della disposizione di cui all'art. 45 c.p.c., rubricato «Conflitto di competenza», la quale disciplina espressamente l'ipotesi del conflitto negativo di competenza, impone di ritenere che affinchè possa proporsi regolamento di competenza d'ufficio, il giudice ad quem deve ritenersi incompetente per ragioni di materia o territorio inderogabile, e non, invece, per ragioni di valore o territorio non derogabile, con la conseguenza che, qualora il secondo giudice, adito a seguito della riassunzione, non individui la competenza per materia o territoriale inderogabile del primo o di altro giudice ritenendo che la competenza sia regolata soltanto per valore, il regolamento di competenza deve ritenersi inammissibile, poiché la competenza ratione valoris del giudice ad quem a conoscere della lite deve ritenersi ormai radicata e non più suscettibile di contestazione.

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