Pubblicata in G.U. la legge a sostegno della competitività dei capitali

La Redazione
13 Marzo 2024

Dopo la definitiva approvazione, il ddl Capitali diventa legge 5 marzo 2024, n. 21, con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale n. 60 del 12 marzo.

Approda in Gazzetta Ufficiale la c.d. Legge Capitali, legge 5 marzo 2024, n. 21, recante “Interventi a sostegno della competitività dei capitali e delega al Governo per la riforma organica delle disposizioni in materia di mercati dei capitali recate dal testo unico di cui al decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, e delle disposizioni in materia di società di capitali contenute nel codice civile applicabili anche agli emittenti”.

Obiettivo della legge è quello di sostenere la crescita e la competitività delle imprese, mediante il ricorso al mercato dei capitali; le modalità per raggiungerlo passano per la semplificazione delle procedure di ammissione alla negoziazione, per la riduzione degli oneri a carico delle società (e delle PMI) che intendono quotarsi e, appunto, per l'ampliamento della classificazione di PMI emittenti azioni quotate. Quanto a quest'ultimo aspetto, infatti, l'art. 2 innalza il tetto della capitalizzazione massima, da 500 milioni a un miliardo di euro, modificando la definizione di PMI di cui all'art. 1, comma 1, lettera w-quater.1) TUF.

Altre novità riguardano:

  • la dematerializzazione delle quote delle PMI (art. 3);
  • la riforma della disciplina degli emittenti strumenti finanziari diffusi (art. 4), con l'introduzione del nuovo art. 2325-ter c.c., rubricato appunto “Società emittenti strumenti finanziari diffusi”;
  • lo svolgimento delle assemblee di s.p.a. quotate: l'art. 11 introduce la facoltà statutaria in base alla quale l'intervento in assemblea e l'esercizio del diritto di voto possono avvenire esclusivamente tramite il rappresentante designato;
  • la presentazione della lista del c.d.a. di società quotate da parte del board uscente (si tratta dell'art. 12, la norma – controversa - introdotta durante l'iter di conversione del ddl Capitali);
  • il voto plurimo e maggiorato (artt. 13 e 14);
  • in tema di semplificazione, l'art. 8 interviene sulle procedure di ammissione alla negoziazione e l'art. 9 sulla disciplina dell'approvazione del prospetto e della responsabilità del collocatore.

L'art. 19, infine, delega il Governo ad adottare, nei prossimi 12 mesi, uno o più decreti per la riforma organica del TUF, o meglio “delle disposizioni in materia di mercati dei capitali recate dal testo unico di cui al decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, e delle disposizioni in materia di società di capitali contenute nel codice civile applicabili anche agli emittenti”.

Per approfondimenti sugli aspetti più rilevanti della Legge Capitali è in arrivo uno Speciale, su questo portale, con una serie di Focus dedicati.

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