Case green: il parlamento europeo approva la direttiva sulla prestazione energetica nell'edilizia
05 Aprile 2024
Il Parlamento europeo ha approvato, in via definitiva, la direttiva EPBD, detta anche "case green", contenente le nuove regole per ridurre il consumo energetico e le emissioni di gas a effetto serra nel settore edilizio. L'obiettivo è quello di "ridurre progressivamente le emissioni di gas serra e i consumi energetici nel settore edilizio entro il 2030 e pervenire alla neutralità climatica entro il 2050". In particolare, in base al provvedimento:
Gli Stati membri potranno considerare, nel calcolo delle emissioni, il potenziale impatto del riscaldamento globale sul ciclo di vita di un edificio, inclusa la produzione/smaltimento dei rifiuti utilizzati per la sua realizzazione. Se economicamente fattibile, gli Stati europei dovranno garantire l'installazione progressiva di impianti solari negli edifici pubblici e non residenziali, in funzione delle loro dimensioni, e in tutti i nuovi edifici residenziali entro il 2030. Gli Stati membri dovranno spiegare come intendono eliminare, gradualmente, i combustibili fossili nel riscaldamento e nel raffreddamento entro il 2040. A partire dal 2025, sarà vietata la concessione di sovvenzioni alle caldaie autonome a combustibili fossili. Saranno ancora possibili incentivi finanziari per i sistemi di riscaldamento che usano una quantità significativa di energia rinnovabile, come quelli che combinano una caldaia con un impianto solare termico o una pompa di calore. La nuova normativa non si applica agli edifici agricoli e agli edifici storici, e i Paesi membri possono decidere di escludere anche gli edifici protetti per il particolare valore architettonico o storico, gli edifici temporanei, le chiese e i luoghi di culto. Scheda tecnica di approfondimento: La nuova direttiva europea “case green” sull’efficienza energetica degli edifici |