Estrazione di copia autentica e decorrenza del termine per l'impugnazione

La Redazione
11 Aprile 2024

Con l’estrazione di copia autentica la forma di conoscenza è acquisita in via formale, in quanto trova origine in due convergenti attività tipizzate sul piano processuale, quali la richiesta di copia autentica del provvedimento ad iniziativa del difensore e la consegna allo stesso ad opera del cancelliere della copia in questione. Ne consegue che, in tali casi, avendo la parte avuto conoscenza formale del provvedimento da impugnare, non può applicarsi il termine semestrale per proporre appello di cui all'art. 327 c.p.c.

Con l'estrazione di copia autentica la forma di conoscenza è acquisita in via formale, in quanto trova origine in due convergenti attività tipizzate sul piano processuale, quali la richiesta di copia autentica del provvedimento ad iniziativa del difensore della parte interessata e la consegna allo stesso ad opera del cancelliere della copia in questione (art. 58 c.p.c.). Invero, tale attività costituisce una forma equipollente della comunicazione di cancelleria, caratterizzata dagli stessi requisiti di certezza di avvenuta consegna della copia e di individuazione del destinatario (Cass. civ. n. 24418/2008; conf. Cass. civ. n. 9421/2012). Ne consegue che, in tali casi, avendo la parte avuto conoscenza formale del provvedimento da impugnare, non può applicarsi il termine semestrale per proporre appello di cui all'art. 327 c.p.c. ma deve applicarsi il termine breve di trenta giorni previsto dall'art. 325 c.p.c.

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