Eccezione di usucapione: può essere scrutinata in appello?

La Redazione
16 Aprile 2024

Oggetto della pronuncia in esame è la statuizione con la quale la Corte territoriale ha ritenuto inammissibile, per tardività, l’eccezione di usucapione del diritto di servitù di veduta in questione.

Nel caso di specie, la Corte territoriale non avrebbe, però, potuto scrutinare l'eccezione di tardività dell'eccezione riconvenzionale di usucapione, in applicazione del principio, che merita di essere ribadito, secondo cui «in riferimento al principio di necessaria corrispondenza tra chiesto e pronunciato, pur dovendosi affermare che al giudice spetta il potere di dare qualificazione giuridica alle eccezioni proposte, tuttavia tale potere trova un limite in relazione agli effetti giuridici che la parte vuole conseguire deducendo un certo fatto, nel senso che la prospettazione di parte vincola il giudice a trarre dai fatti esposti l'effetto giuridico domandato» (Cass. n. 21484/2007).

Pertanto, per dirimere la controversia in esame, la Suprema Corte enuncia il seguente principio di diritto: «non può essere scrutinata in appello l'eccezione riconvenzionale di usucapione che non sia stata riproposta nelle forme, rispettivamente, dell'appello incidentale –ove essa sia stata rigettata in prime cure– ovvero dell'art. 346 c.p.c. –ove invece essa non sia stata esaminata in primo grado– si applica anche all'eccezione di tardività dell'eccezione riconvenzionale di usucapione, posto che la stessa non costituisce mera difesa, bensì eccezione da sollevare, o riproporre, ad istanza di parte e non rilevabile ex officio».

(tratto da: dirittoegiustizia.it)

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