Le proposte di Direttive UE in materia di responsabilità civile dei sistemi di AI

La Redazione
17 Aprile 2024

La Commissione Europea ha elaborato un insieme di misure atte a sostenere l'adozione diffusa dell'Intelligenza Artificiale in Europa, per promuovere l'eccellenza dei sistemi di AI rafforzando la fiducia degli utenti in tali tecnologie. Il “pacchetto” comprende una proposta legislativa (c.d. legge sulla IA), la revisione della regolamentazione riguardante la sicurezza dei prodotti e infine le norme della UE con l'obiettivo di indirizzare le questioni di responsabilità connesse ai sistemi di IA.

La Direttiva c.d. prodotti si propone di innovare le attuali regole sulla responsabilità oggettiva dei produttori per prodotti difettosi, mentre la seconda proposta (Direttiva sulla responsabilità da IA) stabilirà norme uniformi per l'accesso alle informazioni e la rivalutazione dell'onere della prova in rapporto ai danni causati dai sistemi di AI predisponendo più ampia tutela per le vittime. Su questo punto si sottolinea che in una indagine rappresentativa realizzata nel 2020, la responsabilità è risultata come uno dei principali ostacoli all'uso della AI da parte delle imprese in Europa essendo percepita come l'impedimento esterno più rilevante. Le consultazioni condotte dalle Istituzioni europee e il costante monitoraggio delle normative vigenti hanno mostrato che le normative nazionali degli Stati membri, in tema di responsabilità, potrebbero non essere ottimali in ordine alle questioni di responsabilità derivanti da danni causati da prodotti e servizi basati sull'intelligenza artificiale.

Chi subisce un danno, infatti, deve dimostrare un'azione o omissione illecita da parte del soggetto che quel danno ha provocato; le peculiarità intrinseche dell'Intelligenza Artificiale (complessità, autonomia, opacità) possono comportare difficoltà o costi eccessivi nell' individuare il responsabile e nel provare i requisiti necessari ai fini di ottenere esito favorevole in una causa di responsabilità.

La Direttiva sulla responsabilità stabilirà disposizioni uniformi per l'accesso alle informazioni e la semplificazione dell'onere della prova per i danni derivanti dall'utilizzo di sistemi di intelligenza artificiale, garantendo una maggiore tutela per le vittime, individui o imprese. Inoltre, si occuperà di amalgamare le disposizioni relative ai reclami al di fuori del campo di applicazione della Direttiva c.d. prodotti, nei casi in cui il danno sia causato da un comportamento illecito. La Direttiva andrà di fatto a semplificare il procedimento legale per le vittime nel caso in cui si debba dimostrare che la colpa di qualcuno ha causato un danno introducendo due aspetti fondamentali:

  • quando vi sia una colpa rilevante e sembri probabile un nesso causale con la prestazione dell'AI, la “presunzione di causalità” affronterà le difficoltà incontrate dalle vittime nel dover spiegare dettagliatamente come il danno sia stato causato da colpa od omissione specifica;
  • le vittime potranno disporre di maggiori strumenti per chiedere un risarcimento legale introducendo il diritto di accesso alle prove di aziende e fornitori, quando sia coinvolta una AI ad alto rischio.

Sulla proposta di Direttiva c.d. Prodotti, occorre sottolineare che la stessa si propone di modernizzare le norme esistenti sulla responsabilità oggettiva dei produttori per prodotti difettosi. La nuova Direttiva vuole infatti garantire che le norme sulla responsabilità riflettano la natura e i rischi dei prodotti nell'era digitale e dell'economia circolare. Mira, poi, ad assicurare che ci sia sempre una impresa con sede nella UE che possa essere ritenuta responsabile per difetti di prodotti acquistati direttamente da produttori extra UE, essendo crescente tra i consumatori il trend ad acquistare prodotti direttamente da Paesi extra UE senza un produttore con sede nell'UE.  Si propone infine di alleggerire l'onere della prova nei casi complessi (garanzia di equilibrio tra gli interessi dei produttori, dei danneggiati e dei consumatori) e di assicurare la certezza giuridica tramite allineamento rispetto al nuovo quadro legislativo creato dalla Decisione 768/2008/CE7 e dalle norme sulla sicurezza dei prodotti.

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