Consiglio Nazionale del Notariato: sospensione degli obblighi di riduzione del capitale e delle cause di scioglimento nel CCII

La Redazione
18 Aprile 2024

Il Codice della Crisi prevede in tre diverse norme la sospensione – pur in presenza di perdite rilevanti – degli obblighi di riduzione nominale del capitale, come pure di ricapitalizzazione e, così, anche della operatività della relativa causa di scioglimento. Lo Studio n. 100-2023/I valuta gli effetti di tali disposizioni, delineandone l’ambito di operatività.

Il Consiglio Nazionale del Notariato ha diffuso uno studio (n. 100-2023/I) relativo alle norme del Codice della Crisi d'Impresa e dell'Insolvenza (artt. 20,64 e 89 c.c.i.i.) che, con disposizioni sostanzialmente analoghe, prevedono la sospensione degli obblighi di riduzione del capitale con perdite e dell'operatività della relativa causa di scioglimento.

Dalle tre norme emerge una comune finalità: consentire, alle società con perdite rilevanti (sinanche con patrimonio netto negativo), di accedere ad una delle tre procedure all'interno delle quali dette norme sono collocate, ossia la composizione negoziale delle crisi, gli accordi di ristrutturazione ed il concordato preventivo.

Preso atto della mancanza di orientamenti giurisprudenziali consolidati sul punto, lo Studio valuta: i) se la sospensione degli obblighi, nel caso degli accordi di ristrutturazione e del concordato preventivo, operi, o meno, automaticamente, come il dato positivo parrebbe consentire di ritenere; ii) se, come pure da taluni sostenuto, anche in tali ultime fattispecie, si possano operare, su basi volontarie, operazioni di ripianamento perdite dopo che sia stata presentata la domanda di accesso ad uno degli strumenti di regolazione della crisi.

Lo Studio affronta, altresì, la tematica dei diritti e delle tutele dei soci in caso di accesso a tali strumenti “sospensori”, nonché quella della responsabilità degli amministratori.