In arrivo un ampliamento dell'uso di strumenti e processi digitali nel diritto societario UE

La Redazione
02 Maggio 2024

Il Parlamento Europeo, nella seduta del 24 aprile, ha approvato in prima lettura la proposta di Direttiva UE sull’ampliamento e miglioramento della digitalizzazione nel diritto societario.

Lo scorso 24 aprile, il Parlamento europeo ha adottato, in prima lettura, una risoluzione legislativa sulla proposta di direttiva che mira ad ampliare e migliorare l'uso di strumenti e processi digitali nel diritto societario dell'UE, modificando le direttive 2009/102/CE e (UE) 2017/1132.

La direttiva (UE) 2017/1132  stabilisce, tra l'altro, le norme in materia di pubblicità delle informazioni relative alle società nei registri delle imprese degli Stati membri per rafforzare la certezza del diritto nel mercato unico e un sistema di interconnessione dei registri. Tale sistema di interconnessione dei registri è operativo dal giugno 2017 e attualmente collega i registri di tutti gli Stati membri.

La direttiva è stata successivamente modificata dalla direttiva (UE) 2019/1151, che ha

 Introdotto una disciplina per la costituzione interamente online di società di capitali, la registrazione delle succursali transfrontaliere e la presentazione di documenti ai registri delle imprese (per approfondimenti su quest'ultima direttiva si veda: Opromolla, L'uso di strumenti e processi digitali nel diritto societario, in questo portale).

Tra gli obiettivi della proposta di direttiva, vi è quello di garantire in tutti gli Stati membri un controllo preventivo amministrativo, giudiziario o notarile, o una loro combinazione, nel rispetto delle tradizioni degli Stati membri, compresi i registri delle imprese quali autorità amministrative o giudiziarie, al fine di garantire l'affidabilità dei dati sulle imprese in situazioni transfrontaliere.

Inoltre, si vuole accrescere la trasparenza sulle società nel mercato unico, attraverso l'uso di strumenti digitali come il BRIS, migliorare l'attendibilità dei dati sulle società ed instaurare un clima di fiducia tra i registri e le autorità degli Stati membri, anche rafforzando il collegamento tra le autorità pubbliche.

Al fine di ridurre i costi e gli oneri amministrativi connessi alla costituzione di società, e di favorire l'espansione delle imprese nel mercato unico, in particolare delle PMI, è opportuno estendere il ricorso al principio "una tantum" nel settore del diritto societario: l'applicazione di tale principio comporta che le società non debbano presentare più volte le stesse informazioni alle autorità pubbliche.

Si attende ora l'esame del Consiglio UE.