Le frecce che indicano l'ufficio postale sono soggette all'imposta sulla pubblicità

La Redazione
16 Maggio 2024

Le frecce direzionali costituiscono messaggi che non solo hanno la funzione di indicare la localizzazione dell'ufficio postale di riferimento ma anche finalità reclamistica dato che essi contengono anche il logo ed il nome caratteristico dell'impresa e dunque elementi che agevolano lo svolgimento dell'attività commerciale.

Una concessionaria notificava per conto di un comune un avviso di accertamento ad una società che eroga servizi postali per pubblicità e pubbliche affissioni sostenendo che le frecce direzionali che indicavano la localizzazione dell'ufficio postale della zona avessero anche funzione reclamistica o propagandistica. La società impugnava l'avviso e i giudici di prime cure accoglievano il ricorso richiamando la sentenza n. 9490/2018 nella quale i giudici della Suprema Corte avevano ritenuto, in sostanza, che le frecce direzionali posizionate in zona aeroportuale, indicanti una società di noleggio che indirizzavano i clienti dopo la conclusione di contratti di noleggio, fossero solo un segnale di indicazione senza contenuto di pubblicità di carattere economico. La concessionaria proponeva appello avverso la decisione sfavorevole. I giudici d'appello propendono per un altro orientamento di legittimità che non esclude la valenza pubblicitaria delle frecce direzionali in questione e che le considera dunque assoggettabili all'imposta sulla pubblicità con le modalità di cui all'art. 7 del d.lgs. 507/93.

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