Fideiussione all’impresa del coniuge e accesso alla ristrutturazione dei debiti del consumatore
27 Maggio 2024
La natura neutra dell'obbligazione fideiussoria consente l'accesso alla ristrutturazione dei debiti del consumatore ex art. 67 c.c.i.i. qualora l'obbligazione di garanzia sia stata assunta “senza riflessi diretti in un'attività d'impresa o professionale propria”, bensì per ottenere mezzi volti a soddisfare esigenze personali, familiari o derivanti dall'estrinsecazione della propria personalità. In ossequio alla giurisprudenza comunitaria, deve escludersi che la persona fisica che presta garanzia per un debito contratto da un imprenditore o da un professionista possa qualificarsi anch'essa imprenditore o professionista per una sorta di automatismo qualificatorio (Cass. n. 742 del 2020; Cass. n. 32225 del 2018). Non soddisfa il requisito della “meritevolezza” di cui all'art. 69 c.c.i.i. il debitore che abbia rilasciato garanzie di tale entità da essere assolutamente sproporzionate al proprio reddito ed al proprio patrimonio, già sapendo, al momento della loro assunzione, che, nell'eventualità di sopravvenuta crisi, non sarebbe stato nella possibilità di adempiere. Così ha deciso il Tribunale di Monza, in un caso che vedeva una debitrice concedere più fideiussioni alla società del coniuge con la sola garanzia dell'immobile di sua proprietà il cui valore non poteva coprire, già al momento dell'assunzione delle obbligazioni, il soddisfacimento dell'obbligazione di garanzia in caso di inadempimento del debitore principale. |
