La scissione mediante scorporo nella riforma tributaria
03 Giugno 2024
Il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili, di concerto con la Fondazione Nazionale dei Commercialisti, ha dedicato un approfondimento alla scissione mediante scorporo alla luce delle novità introdotte dalla riforma tributaria. Lo scorso 30 aprile, infatti, il Consiglio dei ministri ha approvato uno schema di decreto legislativo recante, tra l'altro, la disciplina tributaria dell'istituto della scissione mediante scorporo di cui all'art. 2506.1 c.c., che recita: “con la scissione mediante scorporo una società assegna parte del suo patrimonio ad una o più società di nuova costituzione e a sé stessa le relative azioni o quote a sé stessa, continuando la propria attività”. Tale nuova norma dà attuazione all'art. 9, comma 1, lett. e) della legge 9 agosto 2023, n. 111 (legge delega per la riforma fiscale), in forza della quale è prevista la “introduzione della disciplina fiscale relativa alla scissione societaria parziale disciplinata dall'articolo 2506.1 del codice civile, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica”. Il Documento della FNC analizza, quindi, i profili fiscali della nuova disciplina, evidenziando, in primo luogo, che lo schema di d.lgs. conferma la neutralità della scissione mediante scorporo: trova, dunque, applicazione la regola generale dettata dall'art. 173, comma 1, TUIR. Il nuovo comma 15 dell'art. 173 precisa, inoltre, che la scissione avente ad oggetto un'azienda e la successiva cessione della partecipazione ricevuta non rileva ai fini della normativa anti abuso del diritto (art. 10-bis l. 27 luglio 2000, n. 212). Il documento fa seguito alla precedente pubblicazione del Cndcec, "La scissione mediante scorporo: analisi della disciplina civilistica e profili applicativi", pubblicata a inizio 2024 (e su cui si veda la precedente news, in questo portale). |