Responsabilità extracontrattuale UE, il tribunale respinge il ricorso contro la BCE

La Redazione
07 Giugno 2024

Nella sentenza del 5 giugno 2024, n. 134, la decima sezione del Tribunale UE ha stabilito che nessuno degli illeciti contestati alla BCE nell'ambito della sua vigilanza su Banca Carige può far sorgere la responsabilità extracontrattuale dell'Unione. 

Nella sua sentenza il Tribunale ricorda che, affinché si possa accertare una responsabilità extracontrattuale dell'Unione, gli individui e le imprese devono dimostrare che tre condizioni sono cumulativamente soddisfatte: l'illiceità del comportamento imputabile all'istituzione o ai suoi agenti nell'esercizio delle loro funzioni, l'effettività del danno e l'esistenza di un nesso di causalità tra il comportamento denunciato e il danno lamentato. La prima di tali condizioni è soddisfatta quando il comportamento contestato implica una norma giuridica preordinata a conferire diritti agli individui e alle imprese e quando la violazione contestata all'istituzione è sufficientemente qualificata. A tale titolo, la Malacalza Investimenti e Vittorio Malacalza devono dimostrare, per essere vittoriosi, che la BCE ha violato in modo grave e manifesto, abusando del suo potere discrezionale, una norma di diritto dell'Unione che conferisce loro diritti. Nella sua sentenza, il Tribunale conclude che tale requisito non è stato soddisfatto. Infatti, o le norme rilevanti del diritto dell'Unione non conferiscono alcun diritto agli individui e alle imprese, o la violazione di cui trattasi non è sufficientemente qualificata, o gli argomenti della Malacalza Investimenti e di Vittorio Malacalza sono irricevibili. Il Tribunale respinge quindi il ricorso senza valutare se siano soddisfatte le altre condizioni per l’accertamento di una responsabilità extracontrattuale dell'Unione.

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