Rendicontazione societaria di sostenibilità: il Governo approva il decreto di recepimento della CSRD

La Redazione
11 Giugno 2024

Il Consiglio dei Ministri, nella seduta n. 80 del 10 giugno, ha approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo relativo al recepimento della direttiva (UE) 2022/2464, in materia di rendicontazione societaria di sostenibilità, e per l'adeguamento della normativa nazionale.

Approvato ieri in Consiglio dei Ministri lo schema di decreto legislativo che recepisce la direttiva 2022/2464/UE (Corporate Sustainability Reporting Directive, CSRD) che rafforza ed estende gli obblighi in materia di reporting di sostenibilità già imposti alle imprese dalla precedente direttiva 2014/95/UE (Non Financial Reporting Directive, NFRD, a sua volta recepita in Italia dal d.lgs. n. 254/2016).

Se finora solo alcune tipologie di imprese erano soggette agli obblighi di dichiarazione non finanziaria (DNF), la CSRD, al fine di rafforzare gli obblighi di reporting non strettamente finanziario, ne ha previsto l'estensione alle PMI (diverse dalle microimprese) e, soprattutto, ha sostituito la citata dichiarazione, o rendicontazione, non finanziaria (avente ad oggetto «informazioni ambientali, sociali, attinenti al personale, al rispetto dei diritti umani, alla lotta contro la corruzione attiva e passiva in misura necessaria alla comprensione dell'andamento dell'impresa), con la “rendicontazione di sostenibilità” (consistente in «informazioni necessarie alla comprensione dell'impatto dell'impresa sulle questioni di sostenibilità, nonché informazioni necessarie alla comprensione del modo in cui le questioni di sostenibilità influiscono sull'andamento dell'impresa, sui suoi risultati e sulla sua situazione»).

L'obiettivo fondamentale è quello di aumentare la trasparenza delle informazioni sugli impatti ambientali, sociali e di governance (in ottica ESG, appunto) delle attività aziendali.

I nuovi obblighi di rendicontazione di sostenibilità avranno applicazione graduale: si parte con le società quotate aventi più di 500 dipendenti, che saranno tenute a pubblicare il primo bilancio di sostenibilità a partire da gennaio 2025, riferito all'anno fiscale 2024; l'anno successivo l'obbligo si estende alle grandi società non quotate, poi ancora le PMI quotate sui mercati finanziari.

La direttiva 2022/2464/UE dovrà essere recepita, in via definitiva, entro il prossimo 6 luglio.

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