Adempimento collaborativo e concordato preventivo: al via al decreto correttivo

La Redazione
21 Giugno 2024

Il Consiglio dei ministri del 20 giugno 2024 ha approvato, in esame preliminare, il decreto correttivo in materia di adempimenti tributari e concordato preventivo biennale. Durante la riunione l’Esecutivo ha previsto, inoltre, l'entrata in vigore dei Testi Unici dal 2026.

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell'economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti, ha approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo che introduce disposizioni integrative e correttive in materia di adempimento collaborativo, razionalizzazione e semplificazione degli adempimenti tributari e concordato preventivo biennale.

Le norme introdotte provvedono, tra l'altro, a:

  • una revisione del calendario fiscale, prevedendo, tra le cose, la messa a regime al 31 ottobre del termine di presentazione delle dichiarazioni (termine che per il 2024 coinciderà con quello per l'eventuale adesione al concordato preventivo);
  • integrare il concordato preventivo biennale, sia in considerazione del calendario fiscale, sia con ulteriori disposizioni relative ai casi di decadenza dal concordato e in materia di acconti. Su quest'ultimo, le novità sono essenzialmente due: la conferma del 15 luglio come data per il software dei forfettari, lo slittamento di 15 giorni della data per aderire al concordato preventivo biennale che passa dal 15 ottobre al 31 ottobre 2024 (in tema di concordato preventivo biennale si veda anche la precedente news, in questo portale);
  • introdurre una sanzione, fino alla sospensione dalla facoltà di rilasciare la certificazione tributaria per un periodo da uno a tre anni, per i professionisti nel caso in cui la certificazione del sistema di rilevazione, misurazione, gestione e controllo del rischio fiscale (Tax control framework) sia infedele;
  • modificare le sanzioni in merito all'adempimento collaborativo, azzerandole per i contribuenti che dichiarano tutto al fisco e si comportano correttamente. Nella stessa direzione anche il chiarimento sul redditometro, che viene sostituito con il nuovo accertamento sintetico che andrà a contrastare i grandi evasori (in tema di adempimento collaborativo si veda anche la precedente news, in questo portale).

In aggiunta, il Consiglio dei ministri, ha approvato un Disegno di legge per la proroga del termine per il riordino organico delle disposizioni che regolano il sistema tributario mediante adozione di Testi Unici.

Il Disegno di legge proroga al 31 dicembre 2025 il termine per l'adozione dei decreti legislativi per il riordino organico delle disposizioni che disciplinano il sistema tributario, mediante la redazione dei Testi Unici, ai sensi dell'art. 21 comma 1, l. n. 111/2023, recante la delega al Governo per la Riforma fiscale. Questa estensione tiene conto delle nuove disposizioni previste dalla Riforma fiscale, garantendo così coerenza e completezza nel quadro normativo dei vari settori d'intervento dei Testi Unici già in fase di elaborazione.

Vuoi leggere tutti i contenuti?

Attiva la prova gratuita per 15 giorni, oppure abbonati subito per poter
continuare a leggere questo e tanti altri articoli.